LA STRATEGIA

Sostenibilità e digitale, Ibm rafforza il programma di formazione

L’iniziativa SkillsBuild presenta una roadmap di corsi a beneficio di studenti delle comunità più vulnerabili per renderli più competitivi sul mercato del lavoro. Via anche all’estensione del Sustainability Accelerator per la gestione delle risorse idriche nei territori più impattati dal climate change

Pubblicato il 27 Nov 2023

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In vista della Cop28, Ibm annuncia nuovi investimenti per promuovere la sostenibilità grazie a programmi di impatto sociale: a fianco di una roadmap di corsi, unica nel suo genere, per acquisire competenze in materia di sostenibilità, disponibile gratuitamente tramite Ibm SkillsBuild, che potenzierà le future azioni in favore del clima, la big tech lancia anche nuova serie di iniziative ambientali dedicate alla gestione delle risorse idriche che verrà estesa tramite Ibm Sustainability Accelerator a beneficio delle comunità locali in tutto il mondo.

“Con quasi metà della popolazione globale vulnerabile all’emergenza ambientale, sono essenziali nuove strategie per aiutare a creare un futuro sostenibile”, ha affermato Justina Nixon-Saintil, Ibm Vice President & Chief Impact Officer. “Questo significa estendere le soluzioni per aiutare immediatamente le persone, creando anche una nuova generazione di futuri leader esperti di tecnologia e sostenibilità in tutti i settori d’industria”.

Ibm SkillsBuild: nuova roadmap per la sostenibilità

Una nuova ricerca di Ibm e Morning Consult conferma un crescente divario di competenze in materia di sostenibilità, che rappresenta un problema per i lavoratori in diversi settori. Il 71% dei business leader intervistati prevede, infatti, che la propria azienda darà importanza ai criteri relativi alle competenze in materia di sostenibilità durante i processi di assunzione nei prossimi due anni, con il 92% che ha in programma di investire nella formazione sulla sostenibilità nel prossimo anno.

La ricerca, che ha coinvolto anche l’Italia, vede il pensiero dei dirigenti italiani intervistati riguardo all’importanza della sostenibilità in ambito IT allineata con quella degli omologhi internazionali. Infatti, ritengono, quasi all’unanimità (95%), che le competenze e le esperienze in materia di sostenibilità siano fondamentali nella valutazione dei candidati. Inoltre, circa 3 dirigenti italiani su 5 ritengono che la loro organizzazione applicherà, nel prossimo anno, degli standard relativi alla sostenibilità durante il processo di assunzione di nuovi dipendenti e poco più di 9 su 10 prevedono che la loro azienda investirà in formazione sulla sostenibilità in ambito IT nello stesso periodo. Infine, i dirigenti italiani considerano l’efficienza energetica, il reporting Esg e l’utilizzo di energie rinnovabili come le tre aree più importanti in ambito sostenibilità – a livello mondiale, invece, il reporting Esg è considerato meno importante, collocandosi al sesto posto.

Digital skill e climate change

Per aiutare le organizzazioni a creare nuovi talenti nel campo della sostenibilità, Ibm SkillsBuild fornisce formazione gratuita che unisce tecnologie all’avanguardia all’ecologia e al cambiamento climatico. Questa piattaforma interdisciplinare tratta argomenti, quali la biodiversità e li mette in correlazione con la formazione tecnologica nell’ambito dell’AI e dell’analisi dei dati. Si tratta di un programma di studi completo che aiuta a dotare la prossima generazione di leader di competenze per la green economy.

Questi percorsi sono alla base dell’impegno di Ibm di qualificare 30 milioni di persone entro il 2030, con una particolare attenzione alle comunità più vulnerabili. Grazie a varie partnership con organizzazioni di servizi sociali, di sviluppo economico e professionali, nonché con agenzie governative e università, Ibm  SkillsBuild estende la disponibilità di corsi online gratuiti a quelle categorie di persone meno rappresentate nel settore della tecnologia. Tra le organizzazioni che aiuteranno a qualificare, ad esempio le donne, vi sono quelle che supportano le madri che rientrano nel mondo del lavoro, oppure quelle che aiutano le minoranze etniche, le persone a basso reddito e i rifugiati.

Si arricchisce l’Ibm Sustainability Accelerator

Ibm sta promuovendo il suo impegno per l’innovazione sostenibile con progetti incentrati su soluzioni di gestione delle risorse idriche, come parte del suo programma di impatto sociale globale, Ibm Sustainability Accelerator. L’Ipcc AR6 Synthesis Report del 2023 ha rilevato che 3,3 miliardi di persone vivono in aree vulnerabili che hanno subito impatti significativi causati dal cambiamento climatico1. Con oltre 30 milioni di dollari in tecnologia e servizi che Ibm dedicherà fino alla fine del 2025, il programma ha previsto di arricchire il programma con cinque nuovi progetti focalizzati sulla gestione delle risorse idriche, mettendo a disposizione tecnologie Ibm, quali watsonx e un ecosistema di esperti.

I nuovi progetti

La University of Sharjah creerà un modello e un’applicazione per monitorare e prevedere le condizioni di accesso alle risorse idriche in Medio Oriente e Nord Africa, per aiutare a sostenere le comunità nelle regioni aride e semi-aride, che dispongono di limitate risorse interne rinnovabili di acqua dolce.
La University of Chicago Trust a Delhi aggregherà informazioni sulla qualità dell’acqua in India; creerà e distribuirà strumenti progettati per democratizzare l’accesso alle informazioni sulla qualità dell’acqua e contribuire a migliorare la gestione delle risorse idriche per le principali organizzazioni governative e non profit.
La University of Illinois svilupperà un foundation model geospaziale di AI che aiuterà a prevedere le pioggie e le inondazioni, nell’area degli Appalachi negli Stati Uniti.
L’Instituto Iguà, realizzerà – insieme ai fornitori di servizi pubblici – una piattaforma basata sul cloud dedicata alle infrastrutture igienico-sanitarie in Brasile.
La Water Corporation progetterà un sistema di test della qualità dell’acqua autogestito per le comunità aborigene nell’Australia occidentale.

Il programma Ibm Sustainability Accelerator supporta già le comunità delle Americhe, dell’Europa, dell’Africa e dell’Asia nel campo dell’agricoltura sostenibile e dell’energia pulita.

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