Impegno a collaborare per soddisfare le necessità dell’industria, e per fare dell’Unione Europea la regione di riferimento per gli investitori e gli innovatori dell’era digitale. Allineamento delle risorse e degli investimenti a livello europeo, nazionale e regionale su un insieme coerente di priorità, a partire dalla diffusione dell’innovazione digitale ad ogni settore dell’economia, fino al miglioramento della capacità di innovazione dell’Europa attraverso lo sviluppo delle piattaforme industriali digitali di domani. Ma soprattutto messa a punto di progetti comuni con specifiche roadmap e obiettivi da traguardare. È su queste priorità che si accenderanno i riflettori del Digital Day del prossimo 23 marzo che vedrà riuniti a Roma i principali stakeholder, rappresentanti delle istituzioni nazionali e internazionali ed esperti di digitale.
Quattro i pilastri della “nuova” strategia europea le cui misure saranno svelate nel dettaglio durante l’evento del 23 marzo già annunciato come uno dei più rilevanti nell’ambito delle celebrazioni per il 60° anniversario della firma dei Trattati di Roma: supercalcolo e big data, auto connesse e guida autonoma, industria del futuro e digital skills.
Ad annunciare oggi le direttrici di quel che saranno i piani per l’area supercalcolo e big data il Presidente della Compagnia di San Paolo Francesco Profumo: “Bisogna partire dalle applicazioni ma soprattutto definire quelle tecnologie in grado di collocare l’Europa fra le prime tre posizioni in materia di supercalcolo. Oggi siamo al 12mo posto con l’Italia a fare da capofila con il Cineca: bisogna recuperare la strada persa e quindi destinare investimenti in questa direzione”. Profumo ha annunciato che sono previsti investimenti per 5 miliardi che saranno spalmati di qui al 2020 e anche nel prossimo settennato. In particolare gli stati membri “sono invitati a firmare una dichiarazione in cui decidono di lavorare all’istituzione di un quadro di cooperazione multigovernativo EuroHPC per l’acquisizione e la diffusione di un’infrastruttura di supercalcolo su scala exa integrata”.
Riguardo alle auto connesse e alla guida autonoma è stato Roberto Viola, Viola Direttore Generale della DG Connect, a fare il punto e ad annunciare le iniziative al via: “L’Europa sta investendo moltiddimo sulla trasformazione del settore dei trasporti nell’ambito in particolare del Comnnecting Europe Facility. E stiamo ora entrando in una nuova fase, quella dei veicoli connessi e a guida autonoma che di fatto si configurano come veri e propri centri di comunicazione. La sfida è correlata anche e soprattutto allo sviluppo del 5G”. Viola ha ricordato che le maggiori telco europee hanno deciso di unire le forze in una maxi alleanza che vede in campo anche i più grandi produttori di veicoli e già sono state sottoposte alla Commissione Ue già alcune proposte che riguardano la guida autonomia su autostrade, la guida autonoma dei camion e quella in città. “A Roma sarà discussa l’ipotesi di testare questo tipo di aspetti e l’Italia deve e può essere protagonista anche in considerazione dei valichi del Brennero e del Piemonte. Chiediamo ai ministri di definire una lettera di intenti per identificare i corridoi autostradali su cui effettuare le sperimentazioni”.
A Stefano Firpo, Direttore Generale per la Politica Industriale, la Competitività e le Pmi del ministero dello Sviluppo Economico il compito di illustrare la strategia per la digitalizzazione delle imprese: “Oggi in Europa ci sono una dozzina di piattaforme operative e l’Italia ha collaborazioni bilateriali con Germania e Francia”. Firpo ha inoltre annunciato che in occasione del Digital Day “sarà lanciata la piattaforma delle piattaforme, per lo scambio di buone pratiche ed esperienze e anche per immaginare strumenti operativi”. Si tratta di EUI4.0 che “giocherà un ruolo essenziale nello sviluppo della digitalizzazione dell’industria in Europa attraverso la condivisione di esperienze, il supporto alla collaborazione e agli investimenti comuni, l’esplorazione di approcci concordati verso le problematiche legali e sociali, la condivisione di metodi e strumenti per la diffusione delle competenze digitali”.
Last but not least la questione delle competenze. “La trasformazione digitale inaugura una nuova era, per l’industria e per la società. La natura del lavoro sta cambiando – ha sottolineato Lucilla Sioli, Capo unità Knowledge Base della DG Connect -. Grazie ad una popolazione ben istruita, al livello dei progressi scientifici, ai suoi valori sociali e alle sue istituzioni, l’Europa si trova nella posizione ideale per garantire ai propri cittadini un livello di competenze adeguato a far fronte a questo cambiamento e ad impegnarsi per un futuro che funzioni”. Il 23 marzo in un workshop che sarà presieduto dal commissario al digitale Andrus Ansip, ha annunciato Sioli “vogliamo concentrare la discussione sull’impatto positivo che il digitale ha avuto e avrà sul mercato del lavoro accendendo i riflettori sulla necessità di politiche attive e che modernizzino quelle attuali”.
I DOCUMENTI DEL DIGITAL DAY