L’OUTLOOK

Smart manufacturing, business da 132 miliardi entro 10 anni



Indirizzo copiato

Le stime di ResearchandMarkets: tasso di crescita annuale sarà del 38,4%. A trainare la necessità di gestire quantità di dati sempre più complessi. Virata verso l’intelligenza artificiale: al top Ibm, Nvidia e Intel

Pubblicato il 10 giu 2024



intelligenza artificiale 2

Quello dell’intelligenza artificiale nel settore manifatturiero è un mercato il cui valore oggi si aggira attorno ai 5,12 miliardi di dollari, e che è destinato a crescere a un ritmo molto sostenuto nell’arco dei prossimi 10 anni, con un tasso composto di crescita che si attesterà a un +38,46% annuo fino al 2034, quando si prevede arriverà a valere complessivamente 132,54 miliardi di dollari. Sono i dati che emergono dal report “Global AI in Manufacturing Market: Focus on End-Use Industry, Application, Technology, Component, and Region – Analysis and Forecast, 2024-2034” di Research and Markets, secondo cui il trend di crescita è guidato principalmente dalla necessità di gestire insiemi di dati sempre più intricati e dai progressi negli algoritmi di apprendimento automatico per l’analisi dei dati.

Il ruolo dei robot e dell’automazione

L’Intelligenza artificiale, evidenza il report, sta ridisegnando il panorama manifatturiero aumentando la produttività, l’efficienza e il processo decisionale basato sui dati. L’automazione dei compiti attraverso i robot alimentati dall’IA non solo snellisce le operazioni, ma migliora anche la sicurezza sul posto di lavoro. Grazie all’utilizzo di queste tecnologie, inoltre, è possibile liberare i lavoratori umani dagli incarichi più pericolsi e ripetitivi per lasciare che si concentrino su attività più complesse.

Gli ostacoli da superare

Nonostante queste opportunità, il mercato si trova di fronte ad alcuni ostacoli da superare per riuscire a liberare il potenziale dell’intelligenza artificiale. Parliamo ad esempio – cita il report – della disponibilità di forza lavoro qualificata, in particolare nei Paesi in via di sviluppo. “Tuttavia, l’utilizzo dell’IA, dell’apprendimento automatico e dell’elaborazione del linguaggio naturale (Nlp) per i processi aziendali intelligenti – si legge nello studio – presenta opportunità redditizie per l’espansione dell’IA nel settore manifatturiero. Con l’AI e l’analisi dei big data, le aziende possono analizzare rapidamente dati strutturati e non strutturati provenienti da fonti diverse, e ciò consente di identificare le anomalie, ridurre le spese di manutenzione, migliorare il servizio clienti, implementare misure di manutenzione predittiva e preventiva e sfruttare i dati grezzi per prendere decisioni informate”.

Il Nord America guida la crescita

A guidare la crescita del mercato è il Nord America: Stati Uniti, Canada e Messico, spiega la ricerca, hanno attuato politiche e incentivi per promuovere l’adozione dell’Intelligenza artificiale, che includono sovvenzioni, incentivi fiscali e misure normative volte a ridurre le emissioni e a promuovere soluzioni di trasporto sostenibili.

La collaborazione tra startup, ricerca e grandi player

Il panorama dell’IA nel settore manifatturiero è dinamico, caratterizzato da un mix di startup, iniziative di ricerca e collaborazioni strategiche tra i leader del settore, specifica il report. Se oggi ad avere un ruolo di primo piano è il Nord America, nell’arco del decennio la crescita più significativa è destinata a verificarsi nell’area Asia-Pacifico.

Nvidia, Ibm e Intel guidano la crescita

Le aziende leader, come Nvidia, Ibm e Intel “sono all’avanguardia e offrono una gamma completa di prodotti di IA che comprendono software, hardware, apprendimento automatico, visione artificiale ed elaborazione del linguaggio naturale – spiega il report – queste aziende utilizzano l’AI per rivoluzionare la produzione attraverso soluzioni come Nvidia Metropolis, Isaac Sim, l’IA generativa di Ibm e l’ottimizzazione dei semiconduttori di Intel, migliorando l’efficienza e consentendo un processo decisionale basato sui dati”. Per consolidare la loro posizione, infine, questi grandi gruppi sono impegnati in investimenti consistenti in ricerca e sviluppo.

Articoli correlati

Articolo 1 di 4