Angeli custodi 2.0, in grado di accompagnarci e proteggere la nostra vita quotidiana mentre siamo a casa, in ufficio o in macchina. C’è questa vision nelle soluzioni che Bosch mette in mostra in questi giorni al Consumer Electronics Show 2017 di Las Vegas. Dispositivi che stanno diventando sempre più dei veri e propri assistenti intelligenti, capaci di semplificare e rendere più sicura la vita familiare o professionale e il tempo libero. Bosch si è posta lo sfidante obiettivo di connettere progressivamente in rete il 100% dei propri prodotti elettronici e di offrire un pacchetto di servizi connessi per ogni prodotto, mettendo così il cliente al centro.
Tra le soluzioni svelate a Las Vegas c’è una nuova concept car, che mostra le modalità con cui nel prossimo futuro i vari ambiti della vita quotidiana saranno perfettamente interconnessi fra loro. O un insieme di dispositivi IoT sparsi per la casa, capaci di eseguire diverse funzioni simultaneamente: per esempio, il rilevatore di fumo che esegue anche il monitoraggio della qualità dell’aria e la cui sirena può essere usata anche come deterrente per i ladri. Grazie alla personalizzazione delle soluzioni connesse, Bosch non vuole insomma più limitarsi ad adattare tecnologie e servizi a specifiche esigenze individuali, ma sviluppare veri e propri assistenti personali.
Per orientarsi con decisione verso questo modello, la compagnia tedesca punta su dei partner specializzati nella domotica. Come Mayfield Robotics, startup supportata da Robert Bosch Start-up GmbH (incubatore della multinanzionale, ndr), che al Ces 2017 presenta Kuri. Si tratta del suo primo robot, il cui lancio negli Stati Uniti è previsto per la fine del 2017. È alto 50 centimetri, dotato di una serie di sensori e può muoversi liberamente in un ambiente, prendendo costantemente nota dei percorsi più brevi possibili. Se Kuri si propone come fedele compagno di vita quotidiana, il robot Apas sviluppato da Bosch e Mayfield promette invece una fabbricazione flessibile ed efficiente in nome del paradigma dell’industry 4.0. Esegue le attività più difficili, pericolose e monotone. L’assistente di produzione automatico è progettato per cooperare a stretto contatto con gli esseri umani e, grazie alla sua epidermide sensoriale, rileva quando una persona si avvicina troppo spegnendosi immediatamente.