Una collaborazione più profonda tra umani e macchine in vista della transizione dall’industria 4.0 all’industria 5.0. Ad abilitarla, secondo un recente studio pubblicato da Idc, saranno i gemelli digitali, che vengono presentati come una tecnologia innovativa in grado di rivoluzionare il modo in cui opera tradizionalmente il mondo del manifatturiero, spianando la strada per l’integrazione senza soluzione di continuità dell’intelligenza artificiale. Al centro della strategia, secondo la ricerca, dovrà esserci un cambio di passo per passare dai cosiddetti “egosistemi” a ecosistemi olistici.
La rivoluzione dei gemelli digitali
I gemelli digitali, spiega Idc, sono la tecnologia in grado di offrire una rappresentazione virtuale avanzata e in tempo reale di beni fisici, processi o sistemi e sulle operations che li riguardano. Si tratta, in altre parole, di modelli dinamici in grado di riflettere il ciclo di vita dei loro corrispondenti fisici, e di fornire una visione accurata e sincronizzata che va oltre il concetto della semplice rappresentazione statica.
Strumenti sempre più indispensabili per la competitività
“Nel panorama industriale odierno, i gemelli digitali stanno emergendo come strumenti indispensabili per forgiare percorsi verso il successo – spiega Silvia Piai, direttrice della ricerca, Idc Health Insights Europe, e co-leader del Taskforce sui Gemelli Digitali di Idc – Dal favorire una collaborazione intelligente al testare e prevedere il successo di idee rivoluzionarie, i gemelli digitali sono chiave per sbloccare vantaggi competitivi”.
Una tecnologia trasversale
La ricerca di Idc evidenzia l’adozione diffusa e lo spazio conquistato dalla tecnologia dei gemelli digitali in vari settori, anche al di là dell’industria manifatturiera tradizionale. Secondo i dati pubblicati da Idc come risultato di una survey la familiarità con gli strumenti messi a disposizione dai digital twins è più alta nel settore delle costruzioni (52%), nel manifatturiero (40%), nei servizi professionali (40%), nel trasporto e logistica (37%), nell’energia (37%) e nella finanza (36%): tutti ambiti in cui evidentemente questa tecnologia può avere un ruolo di primo piano nel migliorare l’efficienza operativa e il processo decisionale.
Le previsioni al 2027
Entro il 2027, sottolinea Idc, il 35% delle aziende G2000 impiegherà strumenti di orchestrazione della supply chain dotati di capacità di gemelli digitali, con l’obiettivo di aumentare la reattività della catena di approvvigionamento del 15%. Inoltre, entro il 2029, si prevede che l’80% delle assicurazioni auto che sfruttano la tecnologia dei gemelli digitali per l’elaborazione dei sinistri si concentrerà sulla ricostruzione degli incidenti, riducendo potenzialmente le spese di adeguamento delle richieste di risarcimento per sinistri e le perdite per frode del 40%
Verso un futuro di possibilità illimitate
Con l’emergere di nuovi use case e di progetti sui gemelli digitali sempre più ampi e complessi, le organizzazioni sono chiamate secondo il report di Idc a definire il loro percorso con chiarezza strategica. La transizione verso ecosistemi interconnessi richiede infatti, secondo la vision di Idc, un approccio globale allo sviluppo della strategia sui gemelli digitali.