Il Parlamento europeo punta a formulare le prima “leggi della robotica”. E’ il senso delle richieste contenute in una relazione approvata dalla commissione giuridica. L’obiettivo è la messa a punto di un quadro di norme per l’uso e la creazione di robot e intelligenza artificiale. Fra le altre cose viene richiesta la definizione di “personalità elettronica”. Una regolamentazione secondo i deputati promotori è necessaria per sfruttare pienamente il potenziale economico della robotica e dell’Ai e allo stesso tempo per garantire un livello standard di sicurezza e protezione.
“Un numero crescente di settori della nostra vita quotidiana sono sempre più impattati dalla robotica”, ha detto l’autore del rapporto, l’eurodeputato lussemburghese Mady Delvaux. “Per gestire questa nuova realtà e assicurare che i robot sono a rimarrranno al servizio dell’umanità abbiamo urgente bisogno di un robusto quadro di regole europee”. Lo status giuridico ventilato per i robot sarebbe assimilabile a una “personalità aziendale” che permette alle imprese di prendere parte a casi legali”.
Lo sviluppo dell’intelligenza artificiale, si legge nel testo, “avrà ricadute concrete nella società”, tanto da ipotizzare l’avvento di una “nuova rivoluzione industriale”. La robotica, ad esempio, crea numerosi posti di lavoro nel settore della ricerca e dell’innovazione ma ne sottrae inevitabilmente in altri. Per questa ragione, il rapporto suggerisce l’introduzione di un reddito di base a favore dei lavoratori che progressivamente verranno sostituiti dai robot. Nel testo viene riconosciuta anche la possibilità che in pochi decenni l’Ai possa superare la capacità intellettuale umana, prefigurando la necessità di controllarne gli sviluppi “per garantire la sopravvivenza della specie”.
Per gestire le nuove sfide il rapporto propone anche l’istituzione di un’agenzia europea per la robotica e l’intelligenza artificiale, che sia in grado di fornire indicazioni tecniche, etiche e normative. Un’anagrafe per gli esemplari di robot più avanzati. Se il testo dovesse essere approvato, in futuro, potrebbe essere chiesto ai produttori o ai proprietari di stipulare una copertura assicurativa per i danni che possono essere causati dai robot. A tal proposito, si fa riferimento in particolare alle automobili senza conducente, alle quali verrebbe chiesto di aderire a un fondo per risarcire completamente per le vittime di eventuali incidenti.
Il rapporto ampia individua una serie di obiettivi. Fra gli altri, la creazione di un’agenzia europea per la robotica e intelligenza artificiale; la definizione legale di “robot autonomi intelligenti”, con un sistema di “anagrafe” degli esemplari più avanzati; un codice di condotta per gli ingegneri robotici che si occupino di design etico, produzione e uso di robot; nuove regole per le aziende per connettere il contributo della robotica e intelligenza artificiale ai risultati economici; un nuovo sistema di assicurazione obbligatoria per le aziende per coprire i danni causati dai loro robot.
Il Parlamento europeo voterà sulle proposte a febbraio: dovranno essere approvate dalla maggioranza assoluta.