SMART MANUFACTURING

Formazione 4.0, scattano i controlli del Fisco sui bonus

Operativo l’accordo tra Agenzia delle Entrate e Mimit: i beneficiari degli incentivi devono rendere noti i dati che giustifichino l’agevolazione. Riflettori sui contratti di lavoro e sull’attività svolta

Pubblicato il 16 Mag 2023

industria 4.0

Partono gli accertamenti per la Formazione 4.0: lagenzia delle Entrate ha iniziato a invitare alcuni dei beneficiari dei bonus a presentarsi di persona, entro 15 giorni, presso la sede territoriale competente. Il beneficiario per le competenze di Industria 4.0  può presentarsi direttamente o per mezzo di un rappresentante ed è invitato a produrre una serie di documenti, tra cui il contratto collettivo aziendale o territoriale, dal quale deve risultare esplicitamente l’impegno dell’impresa di investire nella formazione dei dipendenti legata alle tecnologie dello smart manufacturing.

Le imprese che intendono fruire dell’agevolazione sono tenute ad effettuare una comunicazione al Ministero del Made in Italy, richiesta al solo fine di acquisire le informazioni necessarie per valutare l’andamento, la diffusione e l’efficacia delle misure agevolative.

Sul sito del Mimit è disponibile il modello di comunicazione dei dati e delle altre informazioni riguardanti l’applicazione del credito d’imposta per le spese di formazione del personale dipendente “finalizzate all’acquisizione o al consolidamento delle competenze nelle tecnologie rilevanti per la trasformazione tecnologica e digitale previste dal Piano nazionale Impresa 4.0”.

Gli accertamenti del Fisco sul bonus formazione  

Un emendamento del governo depositato ad aprile in Commissione Bilancio al Senato al decreto Pnrr ha stabilito che il Ministero del Made in Italy può avvalersi della collaborazione a titolo gratuito dell’agenzia delle Entrate nell’ambito delle attività di controllo e di rendicontazione legate al capitolo Transizione 4.0.

“Il ministero”, si legge nell’emendamento, “stipula una convenzione con l’Agenzia delle Entrate al fine di disciplinare le procedure e le modalità per la messa a disposizione e lo scambio dei dati, informazioni e documentazione rilevante per le attività di controllo, l’individuazione dei tempi per l’avvio e la conclusione dei controlli nel rispetto delle scadenze previste per i singoli target”.

Rispetto a una formulazione precedente delle disposizioni, dal 2020 non c’è più l’obbligo di aver depositato telematicamente il contratto presso l’Ispettorato territoriale del lavoro competente né di stipula del contratto dal primo gennaio 2018.

I documenti che occorre presentare

Occorre, invece, produrre la dichiarazione del legale rappresentante dell’azienda che dimostri il rilascio, a ciascun dipendente, dell’attestazione dell’effettiva partecipazione alle attività di formazione agevolativi. L’attestazione deve riportare l’ambito, o gli ambiti, aziendali di applicazione delle conoscenze e delle competenze acquisite o consolidate dal dipendente con le attività formative agevolate.

Deve poi essere prodotta la certificazione rilasciata dal soggetto incaricato della revisione legale dei conti, da cui risultati l’effettivo sostenimento delle spese agevolative e la loro corrispondenza alla documentazione contabile predisposta dall’impresa.

Le imprese dovranno produrre tutta l’ulteriore documentazione contabile e amministrativa idonea a dimostrare la corretta applicazione del beneficio e il rispetto dei limiti e delle condizioni poste dal regolamento Ue 651/2014.

Le imprese beneficiarie del credito d’imposta sono, inoltre, tenute a redigere e conservare una relazione che illustri le modalità organizzative e i contenuti delle attività di formazione svolte, che sarà predisposta dal dipendente che ha svolto il ruolo di docente o tutor, dal responsabile aziendale delle attività di formazione oppure dal soggetto formatore esterno.

Infine, serve il documento relativo al registro dei nominativi che riporti gli orari e i giorni di svolgimento delle attività formative sottoscritti dal personale discente e docente o dal soggetto formatore esterno all’impresa.

Le tematiche per la Transizione 4.0

I bonus per la Formazione4.0 mirano a sostenere le imprese nel processo di trasformazione tecnologica e digitale creando o consolidando le competenze nelle tecnologie abilitanti necessarie a realizzare il paradigma 4.0.

Il Mimit chiarisce che le attività formative dovranno riguardare vendite e marketing, informatica, tecniche e tecnologia di produzione. Le tematiche della Formazione 4.0 sono: big data e analisi dei dati;cloud e fog computing; cyber security; simulazione e sistemi cyber-fisici; prototipazione rapida; sistemi di visualizzazione, realtà virtuale e realtà aumentata; robotica avanzata e collaborativa; interfaccia uomo macchina; manifattura additiva (o stampa tridimensionale); internet delle cose e delle macchine; integrazione digitale dei processi aziendali.

Sono ammissibili al credito d’imposta le seguenti spese: spese di personale relative ai formatori per le ore di partecipazione alla formazione; costi di esercizio relativi a formatori e partecipanti alla formazione direttamente connessi al progetto di formazione; costi dei servizi di consulenza connessi al progetto di formazione; spese di personale relative ai partecipanti alla formazione e le spese generali indirette per le ore durante le quali i partecipanti hanno seguito la formazione.

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