L’utilizzo sistematico di robot industriali nelle fabbriche sta accelerando a un ritmo elevato in tutto il mondo: la nuova media della densità globale nelle aziende manifatturiere è ormai di 126 macchine per 10 mila dipendenti, quasi il doppio rispetto alle 66 unità del 2015. A dirlo è l’edizione 2021 del World Robot Report.
L’indagine cala il dato anche sulle singole regioni: la densità media dei robot in Asia/Australia è di 134 unità, in Europa di 123 unità e nelle Americhe di 111 unità. I primi cinque paesi più automatizzati al mondo sono Corea del Sud, Singapore, Giappone, Germania e Svezia.
“La densità dei robot è il barometro per monitorare il grado di adozione dell’automazione nell’industria manifatturiera in tutto il mondo”, spiega Milton Guerry, presidente della Federazione internazionale di robotica.
Asia: la regione con lo sviluppo più dinamico
Il rapporto sottolinea che lo sviluppo della densità dei robot in Cina è il più dinamico al mondo: a causa della crescita significativa delle installazioni di robot, il tasso di densità è passato da 49 unità nel 2015 a 246 unità nel 2020, facendo balzare il Paese al nono posto a livello globale rispetto al 25esimo di soli cinque anni fa.
Al pimo posto c’è la Corea del Sud, che detiene questa posizione dal 2010. La densità di robot del Paese supera di sette volte la media globale (932 unità per 10 mila lavoratori) ed è aumentata in media del 10% ogni anno dal 2015. Con la sua industria elettronica riconosciuta a livello mondiale e un settore automobilistico all’avanguardia, l’economia coreana si basa d’altra parte sulle due aree più grandi per i robot industriali.
Singapore occupa il secondo posto con un tasso di 605 robot per 10 mila dipendenti nel 2020. La densità dei robot in questo mercato è cresciuta in media del 27% ogni anno dal 2015.
Il Giappone è al terzo posto nel mondo: nel 2020 sono stati installati 390 robot ogni 10 mila dipendenti nell’industria manifatturiera. Il Giappone è del resto il principale produttore mondiale di robot industriali: la capacità di produzione dei fornitori giapponesi ha raggiunto le 174 mila unità nel 2020, garantendo il 45% della fornitura globale di robot.
In Nord America i robot accelerano la decarbonizzazione
La densità dei robot negli Stati Uniti è invece passata da 176 unità nel 2015 a 255 unità nel 2020. Il Paese è al settimo posto nel mondo, davanti a Taipei (248 unità) e Cina (246 unità). A incrementare le vendite di robot negli Usa è stata soprattutto la modernizzazione degli impianti di produzione nazionali, che sfruttano i robot industriali anche per raggiungere obiettivi di decarbonizzazione, nella produzione efficiente di pannelli solari e nella continua transizione verso i veicoli elettrici. Diverse case automobilistiche hanno annunciato investimenti per dotare ulteriormente le proprie fabbriche di nuovi modelli di auto a trazione elettrica o per aumentare la capacità di produzione di batterie. Grandi progetti che continueranno a sostenere la domanda di robot industriali nei prossimi anni.
In Europa una crescita lenta ma costante
Secondo il report, il paese più automatizzato d’Europa è la Germania, al quarto posto a livello mondiale con 371 unità. L’industria della robotica tedesca si sta infatti riprendendo, trainata principalmente da una forte attività all’estero piuttosto che dal mercato nazionale o europeo. Si prevede che la domanda di robot in Germania crescerà lentamente, sostenuta soprattutto dalla domanda di robot a basso costo nelle industrie generali e al di fuori della produzione tradizionale.
La Francia ha una densità di robot di 194 unità (al 16esimo posto nel mondo), che è ben al di sopra della media globale di 126 robot e relativamente simile rispetto ad altri paesi dell’Ue come Spagna (203 unità), Austria (205 unità) o Paesi Bassi (209 unità). I membri dell’Ue come Svezia (289 unità), Danimarca (246 unità) o Italia (224 unità), hanno un grado di automazione significativamente più elevato nel segmento manifatturiero.
Essendo l’unico paese del G7, il Regno Unito ha una densità di robot inferiore alla media mondiale di 126 unità con 101 unità, classificandosi al 24esimo posto. Cinque anni fa, la densità dei robot nel Regno Unito era di 71 unità. L’esodo della manodopera straniera dopo la Brexit ha aumentato la domanda di robot nel 2020, nota il rapporto. Questa situazione dovrebbe prevalere nel prossimo futuro, e la modernizzazione dell’industria manifatturiera del Regno Unito sarà spinta anche da massicci incentivi fiscali, come la “super-deduzione”: da aprile 2021 fino a marzo 2023, le aziende possono infatti richiedere il 130% delle detrazioni in conto capitale come sgravio fiscale per gli investimenti in impianti e macchinari.