IL VADEMECUM

Industria 4.0, cinque principi per aumentare la cyber resilience

La digitalizzazione del comparto manifatturiero ha aperto nuove vie agli hacker. Dalle strategie di difesa by design fino al potenziamento dell’ecosistema dei partner, ecco le azioni chiave da mettere in campo

Pubblicato il 12 Ott 2023

industria 4.0

La cultura della resilienza informatica deve entrare necessariamente nei processi delle imprese manifatturiere che, con l’adozione del paradigma dell’Industria 4.0, hanno reso pervasive le tecnologie digitali nei processi di produzione, con vantaggi di efficienza e innovazione, ma aprendo anche nuove strade ai criminali informatici. La minaccia è concreta: nel 2022 i cyber-attacchi alla manifattura sono aumentati dell’87%, non solo mettendo a repentaglio l’attività operativa, ma rischiando di causare perdite finanziarie e di bloccare il funzionamento di infrastrutture critiche (come la rete elettrica) che possono determinare la vita o la morte delle persone (come in una sala operatoria). È quanto si legge in un contributo online firmato da Eric Enselme, Executive fellow del World economico forum (Wef), e da Mansur Abilkasimov, Vp Cybersecurity governance & strategy vice Ciso, Schneider Electric.

L’articolo esplora cinque principi essenziali per aiutare l’industria manifatturiera a sviluppare la cultura della cyber resilienza.

La cyber resilienza è imperativo aziendale: la supply chain

Una singola violazione informatica all’interno della catena di approvvigionamento può innescare interruzioni operative, perdite finanziarie, non conformità normativa e, sempre più, conseguenze fisiche. Pertanto, il primo passo è modificare mentalità e atteggiamenti, posizionando la resilienza informatica come una priorità aziendale abbracciata in tutta l’organizzazione della supply chain.

Il cambiamento culturale inizia al vertice, da tutti i manager dei diversi livelli della supply chain, integrando perfettamente questa focalizzazione sulla catena della fornitura nella cultura esistente, come la sicurezza delle persone o la qualità del prodotto.

Per farlo, dovranno prevedere campagne di formazione in modo che i dipendenti a tutti i livelli comprendano il loro ruolo nel mantenere la resilienza informatica come parte del loro lavoro quotidiano. Andrà anche integrata la sicurezza informatica nelle strutture di governance con politiche chiare, procedure concrete e monitoraggio continuo.

Migliorare le capacità informatiche: focus sulle competenze

Il panorama delle minacce è in continua evoluzione, con l’emergere di nuove tattiche che sfruttano la convergenza della tecnologia operativa (Ot), tradizionalmente isolata e spesso obsoleta, con la tecnologia dell’informazione (It), più connessa. Questa convergenza, unita alle vulnerabilità del prodotto e del sistema, crea una superficie di attacco più ampia.

Considerando quanto sia diventato fondamentale l’ecosistema It/Ot per consentire la realizzazione di vantaggi a lungo termine, è fondamentale per il manufacturing migliorare senza sosta le loro capacità di resilienza informatica e la governance associata.

Ciò inizia con l’assegnazione di risorse dedicate alla sicurezza informatica e prosegue con l’inventario proattivo delle risorse, l’aggiornamento dell’infrastruttura obsoleta, l’implementazione di politiche di sicurezza informatica, lo svolgimento di valutazioni regolari e la preparazione a rispondere agli incidenti e a gestire le crisi. Fondamentali i programmi di formazione continua per i dipendenti, che sono “la prima linea di difesa e un potenziale anello debole”.

Cybersicurezza by design. Anche nelle decisioni

La sicurezza informatica non deve essere allegata una volta completato un progetto, ma integrata fin dall’inizio, “by design” in ogni processo e sistema. Ciò significa trattare la sicurezza informatica come un requisito fondamentale nello sviluppo di nuovi prodotti, processi, sistemi e tecnologie.

La resilienza informatica dovrebbe essere integrata anche nei processi decisionali, diventando parte integrante della governance dell’azienda. Questo approccio proattivo promuove la sicurezza come una considerazione fondamentale fin dall’inizio piuttosto che una misura reattiva.

Collaborazione con l’ecosistema allargato

Man mano che il ritmo della digitalizzazione accelera, anche i profili di rischio si evolvono, richiedendo alle organizzazioni di attingere a una vasta gamma di competenze, sia interne che esterne.

Internamente questo significa un ruolo strategico per l’It, che deve collaborare con tutte le aree aziendali portando la sua esperienza nel navigare nel complesso panorama digitale e guidare una convergenza It/Ot sicura. Richiede inoltre la creazione e la preparazione di un pool di talenti informatici.

Esternamente occorre instaurare una forte collaborazione con fornitori, clienti, gruppi industriali e organizzazioni del settore pubblico sulle principali prassi per la mitigazione dei rischi, informazioni sulle minacce come nuove vulnerabilità, requisiti normativi per la postura e i prodotti, ecc.

Comunicare il cambiamento: lo storytelling della resilienza

La cyber sicurezza è tecnicamente complessa, ma le imprese dovrebbero cercare di abbracciare il principio della semplicità almeno nel modo di comunicare le cultura della resilienza, rendendo più accessibile e comprensibile la strategia della cyber resilienza e garantendo il coinvolgimento convinto dell’intera organizzazione.

Messaggistica e storytelling sono una via efficace per comunicare l’importanza della resilienza informatica in un linguaggio semplice, evitando gergo e tecnicismi e illustrando, nel concreto, le potenziali conseguenze degli attacchi informatici in termini riconoscibili. Alle persone andrà comunicato il cambio di mentalità inquadrandolo come un’opportunità di crescita e innovazione e incoraggiando i dipendenti a diventare campioni informatici con attività di gaming e formazione e premi per i comportamenti proattivi.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Iniziative
Analisi
Social
Video
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati