Conto alla rovescia per i bandi Industria 4.0 relativi ai competence center che saranno lanciati entro fine anno. Stando a quanto risulta a CorCom, il bando non dovrebbe contenere un numero predefinito di competence center ma sarà legato ai progetti delle singole università e alle risorse economiche disponibili. Il decreto interministeriale (attuativo dell’articolo 1, comma 115, della legge di Bilancio 2017) del Mef e del Mise, contenente i dettagli della “gara”, è stato inviato alla Corte dei Conti lo scorso 13 settembre. Ora di attende l’ok della giustizia contabile.
Dopo il via libera sarà la volta della pubblicazione Gazzetta con conseguente apertura del bando a cui partecipanno le università con i loro progetti. L’iter del bando è stao travagliato: il testo è stato rimbalzato tra Mise e Mef. Il ministero dell’Economia aveva trovato elementi poco chiari sull’erogazione dei fondi e sulle procedure di selezione, poco in linea con quelle Ue. Il Mise aveva dunque steso il nuovo testo, ricevendo l’ok da via XX Settembre.
Con la manovrina di maggio sono stati stanziati altri 10 milioni per il 2018 e 20 per il 2019 per i centri di alta formazione che fanno parte del piano Industria 4.0, in aggiunta ai 10 milioni già previsti per quest’anno e ai 20 per il prossimo.
I Competence center saranno affidati al coordinamento di alcuni atenei e centri di ricerca con l’obiettivo di diventare centri di eccellenza tecnologica che possano aiutare le imprese nella trasformazione digitale e a trarre il massimo dei vantaggi dalla quarta rivoluzione industriale. La partecipazione delle aziende all’interno dei competence center sarà prevista con la formula del partenariato pubblico-privato.
