Il governo stringe sul pacchetto Industria 4.0 da inserire nella prossima legge di Stabilità. Stando al Sole 24 Ore è emerso un quadro quasi definitivo sulle misure che saranno distribuite tra il decreto legge fiscale collegato e il disegno di legge bilancio.
Il decreto, che potrebbe vedere la luce già domani, conterrebbe tra l’altro il rifinanziamento del Fondo di garanzia per le Pmi – si parla di 550 milioni – mentre il Ddl sarebbe invece in calendario per primo Cdm della prossima settimana.
Il ddl conterrà gli interventi relativi al piano Impresa 4.0. Si punta molto sul nuovo credito di imposta per la formazione la cui dote, inizialmente fissata in 400 milioni su tre anni, potrebbe essere irrobustita.
Il superammortamento sarà utilizzabile anche nel 2018 (terzo anno di applicazione) ma con un’aliquota inferiore: dal 140% si passerà al 130%. I software manterranno però l’aliquota del 140%.
Meno restrizioni sul fronte dell’iperammortamento che sostiene l’acquisto apparati funzionali alla digitalizzazione dei processi produttivi: si va verso la conferma dell’attuale aliquota del 250%. La proroga riguarderà gli acquisti effettuati fino al 31 dicembre 2018.
Nel capitolo crescita potrebbero entrare ulteriori misure. Oltre al Fondo di garanzia, si punta a rifinanziare anche la Nuova Sabatini “tecnologica” che agevola i finanziamenti in macchinari (con riserva del 30% agli investimenti “industry 4.0”): la proposta dello Sviluppo è di 55 milioni per il 2018, 110 milioni annui fino al 2022 e di nuovo 55 milioni per il 2023. Al piano straordinario per il Made in Italy dovrebbero invece andare 150 milioni.
Intanto la Sabatin Ter finisce sotto la lente Ue. La Commissione chiede allo Stato italiano due relazioni su proporzionalità e adeguatezza degli aiuti erogati nel 2015 e 2016 da presentare entro fine 2018.
Tornando a Industria 4.0, il governo pensa a riordino dei fondi per il venture capital, vero punto debole delle politiche governative per le startup e industria 4.0. Circa 100 milioni, assorbendo risorse della misura Smart & Start di Invitalia, potrebbero andare a prestiti agevolati per chi investe capitale privato nelle imprese innovative.