L’ANALISI

Industria 5.0, i robot umanoidi nuova frontiera: colmeranno i gap di competenze?



Indirizzo copiato

Secondo stime di Morgan Stanley nei soli Stati Uniti raggiungeranno quota 8 milioni nel 2040 per poi balzare a 63 milioni entro il 2050 con un impatto sui salari per 3 trilioni di dollari. L’intelligenza artificiale il “motore” della rivoluzione

Pubblicato il 27 ago 2024



industria 5.0 1

Soltanto negli Stati Uniti i robot umanoidi potrebbero raggiungere gli otto milioni di eseplari nel 2040, impattando sui salari per 357 miliardi di dollari. Per arrivare poi nel 2050 a 63 milioni di esemplari e con un impatto da 3mila miliardi di dollari, andando ad avere conseguenze sul 74% delle occupazioni e sul 40% dei dipendenti. Sono le cifre stilate dagli analisti di Morgan Stanley, che evidenziamo come ad accelerare la commercializzazione di macchine progettate per imitare le persone concorreranno la carenza di manodopera, i cambiamenti demografici già in atto e i progressi dell’intelligenza artificiale generativa.

Le opportunità per le aziende

L’adozione dei robot umanoidi potrebbe essere più rapida rispetto a quella dei veicoli autonomi, secondo l’analisi di Morgan Stanley, e questo “potrebbe creare opportunità per gli investitori nei settori e nelle aziende che stanno sviluppando i robot e i loro componenti chiave, nonché per quelle che possono trarre vantaggio dall’integrazione degli umanoidi nella loro forza lavoro”.

“Pensate alla grande varietà di compiti che gli esseri umani sono in grado di svolgere a mani nude o con l’uso di utensili, e poi alla moltitudine di macchine progettate per le mani e le dita umane – sottolinea Adam Jonas, responsabile della ricerca Global Autos and Shared Mobility di Morgan Stanley – Poiché la crescita della popolazione in età lavorativa nelle economie avanzate continua a diminuire, gli umanoidi potrebbero rivelarsi un requisito per le industrie che già hanno difficoltà ad attrarre un numero sufficiente di lavoratori per rimanere produttivi”.

Guardando agli investitori, le opportunità principali potranno venire dalle aziende che costruiranno i componenti e assembleranno e commercializzeranno gli umanoidi finiti. “Queste – spiega Ed Stanley, responsabile della ricerca tematica europea di Morgan Stanley – includono le aziende che producono l’intelligenza artificiale generativa che alimenterà i cervelli dei robot, la meccanica che fa funzionare i loro corpi e lo stoccaggio delle batterie necessario per alimentarli. Un ulteriore sviluppo in queste tre aree sarà fondamentale per raggiungere la commercializzazione degli umanoidi”.

Le sfide sociali e politiche

La commercializzazione dei robot umanoidi dovrà affrontare molte sfide, soprattutto l’accettazione sociale e politica – prosegue Jonas – dato il loro significativo potenziale di sconvolgere una così ampia fetta della forza lavoro globale. E anche se non sono la soluzione migliore, sono una soluzione sempre più necessaria per un mondo che si trova ad affrontare immense sfide di longevità”. I robot umanoidi, secondo Morgan Stanley, potrebbero arrivare ad avere un impatto sul 70% dei posti di lavoro nell’edilizia e sul 67% nell’agricoltura, nella pesca e nella silvicoltura.

Alleviare il lavoro fisico e ripetitivo

A trarre i vantaggi più evidenti dall’adozione di robot umanoidi saranno, secondo l’analisi di Morgan Stanley, le occupazioni che prevedono più lavoro fisico pericoloso, e quindi i trasporti e la logistica, l’edilizia, l’industria manifatturiera, l’agricoltura e l’industria mineraria. A questi si affiancano i lavori con mansioni ripetitive, noiose o pericolose.

“Secondo le nostre stime, gli umanoidi possono potenzialmente portare a un risparmio di costi compreso tra 500.000 e 1 milione di dollari per lavoratore umano nell’arco di 20 anni”, aggiunge Jonas.

La collaborazione con gli esseri umani

Grazie soprattutto all’intelligenza artificiale generativa, inoltre, gli umanoidi saranno sempre più in grado di comunicare con gli uomini in modo efficace, e grazie a questo fare breccia nell’assistenza sanitaria e nell’istruzione, oltre che in gran parte delle funzioni che richiedono un’interazione con gli esseri umani.

Le questioni normative e di sicurezza

Ovviamente gli addetti ai lavori dovranno superare nel tempo una serie di ostacoli normativi e di sicurezza, che andranno in parallelo ai cambiamenti del mercato del lavoro, con un adattamento progressivo. “Vediamo un futuro più ottimistico rispetto a quello dipinto dai de-acceleratori della tecnologia, in cui i robot continueranno a integrare e migliorare ulteriormente il lavoro e la produttività umana e in cui i lavori più banali e pericolosi potranno essere esternalizzati – conclude Stanley – Anche se il percorso per raggiungere la fattibilità sul mercato e su scala dei robot umanoidi potrebbe richiedere decenni, pensiamo che nel corso del prossimo anno ci saranno una serie di sviluppi e di pietre miliari”.

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Video & Podcast
Analisi
Social
Iniziative
Podcast
Centro Servizi Territoriali: uno strumento per accompagnare gli enti nell’attuazione della politica di coesione. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
Podcast
EU Stories, il podcast | Politiche di coesione e comunicazione: una sinergia per il futuro
Opinioni
La comunicazione dei fondi europei da obbligo ad opportunità
eBook
L'analisi della S3 in Italia
Norme UE
European Accessibility Act: passi avanti verso un’Europa inclusiva
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Podcast
Centro Servizi Territoriali: uno strumento per accompagnare gli enti nell’attuazione della politica di coesione. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
Podcast
EU Stories, il podcast | Politiche di coesione e comunicazione: una sinergia per il futuro
Opinioni
La comunicazione dei fondi europei da obbligo ad opportunità
eBook
L'analisi della S3 in Italia
Norme UE
European Accessibility Act: passi avanti verso un’Europa inclusiva
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati

Articolo 1 di 4