Inizia la rivoluzione Industrial Internet of Things (IIoT). Nel mondo industriale la diffusione dell’Internet of Things permette di riorganizzare e rivedere radicalmente la produzione in forma integrata con la progettazione, l’organizzazione del lavoro e il controllo dei prodotti e servizi attraverso oggetti e strumenti che acquisiscono intelligenza e sono in grado di rilevare e comunicare informazioni. Molti operatori industriali hanno già inserito centinaia o migliaia di sensori nelle proprie filiere produttive con l’obiettivo di scoprire che cosa succede nelle varie fasi di lavorazione. Questi rilevatori forniscono dati relativi a migliaia di parametri fisici, chimici e ambientali che permettono agli esperti di intervenire in tempo reale e perfezionare i processi produttivi. Ma siamo solo all’inizio.
Secondo Roland Berger nei prossimi cinque anni la IIoT diventi un’industria multimiliardaria. Amazon, per esempio, sta investendo diversi miliardi per lo sviluppo di strutture e piattaforme cloud a conferma di come la tecnologia stia avanzando rapidamente ed è dunque ragionevole aspettarsi una vera e propria rivoluzione anche sul piano industriale. Proprio come Internet ha trasformato il modo in cui le persone interagiscono tra loro, le piattaforme IIoT trasformeranno radicalmente le modalità di interazione tra le macchine stesse.
“Cloud service providers, piattaforme industriali cloud e software providers appartengono a un mondo complesso e in continua evoluzione – spiega Paolo Massardi, partner di Roland Berger Italia – Roland Berger ha messo a punto una guida pratica e ragionata che permette alle aziende di orientarsi e sviluppare la propria offerta di servizio industriale, valorizzando al meglio il proprio potenziale e sfruttando quanto già esiste sul mercato”.
L’introduzione dell’Internet of Things nell’industria manifatturiera rappresenta anche una fonte di incertezza per le imprese che dovranno essere in grado di posizionarsi correttamente all’interno di questo nuovo territorio. Il primo passo per le aziende che intraprenderanno il loro cammino è decidere quale ruolo vorranno svolgere all’interno di IIoT. Una posizione iniziale e un modello di business attentamente definito costituiranno la base per tutte le loro decisioni strategiche future, secondo Roland Berger. Le società dovranno inoltre assicurarsi di comprendere al meglio i diversi ruoli e le opzioni disponibili. In molti casi, ciò dipenderà da quale attività esse svolgono e dal settore in cui operano. Un altro aspetto fondamentale per le imprese riguarda la loro offerta: l’obiettivo sarà infatti aumentare il vantaggio competitivo dei propri prodotti e servizi cercando i modi per differenziare o migliorare il proprio posizionamento attraverso i servizi IIoT.
General Electric, Siemens e Bosch sono stati fra i primi a sviluppare delle piattaforme che consentono ai produttori di connettere i propri dispositivi cloud, ampliando così la loro offerta con dei servizi che non facevano parte del loro core business.
Dopo aver deciso la loro offerta, le aziende dovranno scegliere se creare una propria piattaforma IoT o utilizzare quella fornita da terzi. Questa decisione dipenderà da quanto facilmente l’azienda stessa è in grado di monetizzare le proprie offerte. Maggiore è la piattaforma e maggiori sono le economie di scala. Per questo motivo, ci si aspetta di vedere la concentrazione all’interno di ogni settore verticale, con un numero limitato di piattaforme che emergono in ultima analisi come soluzioni leader. General Electric e Siemens sono fra i primi player che hanno deciso di entrare nel mercato sviluppando internamente le piattaforme, rispettivamente Predix e MindSphere, in grado di raccogliere e analizzare dati IoT.
Le imprese che saranno in grado di accelerare efficacemente la loro trasformazione potranno ottenere un successo più lungo e duraturo. Per Roland Berger il primo modo per farlo è assicurarsi che IIoT sia una questione di priorità all’interno dell’organizzazione. Un altro punto importante che le aziende non devono sottovalutare è la ricerca di talenti. Sarà infatti fondamentale attrezzarsi con capitale umano qualificato e in grado di sfruttare al meglio i punti di forza offerti dalla nuova tecnologia. Infine, un fattore chiave di successo è legato al rapporto con i clienti. Le imprese dovranno infatti parlare anticipatamente ai propri consumatori e coinvolgerli nel processo di generazione del servizio. Un approccio utile è infatti quello di co-sviluppare progetti con i clienti. I progetti pilota che vengono eseguiti con i propri acquirenti producono prodotti pragmatici e orientati al cliente che consentono alle aziende di conoscere a fondo i profili dei propri consumatori e ottimizzare i processi di produzione per raggiungere con successo i propri obiettivi di business all’interno dell’Industrial Internet of Things.