Riprogettazione in 3D della fusoliera dell’Atr, automatizzazione della linea produttiva e digitalizzazione dell’intero processo industriale, con una sua estensione anche alla supply chain. Questi i tre pilastri di “Nemesi” – l’acronimo sta per “New Engineering & Manufacturing Enhanced System Innovation” – il progetto lanciato da Leonardo per digitalizzare i processi e trasformare il sito produttivo di Pomigliano d’Arco. Che diventerà uno stabilimento modello per la produzione e la gestione del ciclo di vita di componenti per aerei.
Urso: “Ai driver per l’industria del futuro”
In occasione della presentazione de progetto Nemesi, il ministro per le Imprese Adolfo Urso ha sottolineato il ruolo trasformativo dell’AI nei processi industriali. “L’industria del futuro dovrà inevitabilmente utilizzare l’intelligenza artificiale come estensione dell’intelligenza naturale e dovrà accadere in ogni ambito dell’industria italiana – ha spiegato – Proprio per questo ci apprestiamo a lanciare il progetto transizione 5.0 con un investimento di circa 12 miliardi di euro nel 2024 e 2025″.
“Il Governo italiano – ha proseguito – ha deciso di realizzare uno dei G7 dei vertici globali che si svolgerà il prossimo anno, proprio sull’intelligenza artificiale e sulle nuove frontiere tecnologiche dell’economia digitale. La sfida dell’intelligenza artificiale vede il governo italiano al centro: abbiamo appena deciso di istituire a Torino la fondazione per l’intelligenza artificiale soprattutto per le ricadute che essa può avere nel sistema dell’automotive e dell’aerospazio e abbiamo deciso di realizzare in questa manovra economica un collegato che sarà quindi definito nei mesi successivi cioè una legge quadro sull’IA e sulle sue frontiere”.
I fondi pubblici
Il progetto di Leonardo ha ricevuto 52,3 milioni di fondi pubblici con il via libera anche della Commissione Ue ha riconosciuto che lo scopo di questa misura è sostenere la ricerca e lo sviluppo di un nuovo modello di fabbrica digitalizzata e automatizzata da applicare al processo di produzione e assemblaggio delle strutture della fusoliera per gli aerei da trasporto regionale. La Commissione ha infatti ritenuto che il progetto sia necessario a sostenere lo sviluppo di soluzioni digitali innovative nel settore aeronautico, contribuendo così agli obiettivi strategici dell’Ue relativi alla transizione digitale e che l’aiuto di Stato faciliterà lo sviluppo di un’attività economica e avrà un “effetto di incentivazione”.
Come funziona il progetto Nemesi
Il progetto sfrutta l’intelligenza artificiale, la realtà aumentata, la robotica e l’automazione per rafforzare la produzione esistente e aggiungere nuove attività. A Pomigliano si realizzano componenti aerostrutturali per velivoli civili. Attualmente, la produzione è focalizzata sulla fusoliera del turboelica regionale Atr 42/72, ma in futuro è destinata ad allargarsi alle aerostrutture di velivoli di ulteriori segmenti, fino al Narrow Body come l’A321 (un aereo a fusoliera stretta, conosciuto anche come aereo a corridoio singolo) secondo un modello industriale scalabile ed esportabile ad altri contesti. Al progetto sono dedicati 25.900 metri quadrati di superficie, 3.500 nuove attrezzature, 527mila ore di ingegneria e oltre 300mila ore che coinvolgono partner e fornitori nello sviluppo delle attività. Nemesi, quindi, trasformerà radicalmente un sito che ha caratterizzato la storia dell’industria aeronautica italiana. Già oggi, a Pomigliano, è in produzione la prima fusoliera realizzata sulla nuova linea produttiva.
Il mock up digitale
Grazie alla creazione del mock-up digitale completo della fusoliera in 3D, sarà realizzato un vero e proprio gemello digitale della stessa, che garantirà una riduzione di tempi e costi di progettazione e un processo industriale più agile. L’assemblaggio con automazione consentirà di ridurre il tempo del ciclo di lavoro, le inefficienze tecniche e di incrementare la qualità garantendo maggiore flessibilità produttiva, pur mantenendo la centralita’ dell’individuo attraverso il miglioramento delle condizioni di lavoro, il consolidamento di nuove competenze e un’integrazione tra macchina e individuo, che svolgera’ una vera e propria funzione di manager.
Totale digitalizzazione del processo industriale
Nemesi si basa sull’intera digitalizzazione del processo industriale mediante l’applicazione di tecnologie disruptive e l’impiego di strumenti virtuali e dell’Intelligenza artificiale. Innovazioni che facilitano il controllo della qualità del prodotto mentre, grazie alla realtà virtuale e aumentata, si potrà ottenere assistenza remota immediata ed effettuare formazione virtuale sul posto di lavoro. Tablet e totem aiuteranno poi a monitorare la produzione, garantendo la velocizzazione delle attività degli operatori, grazie ad istruzioni di lavoro digitalizzate. Il processo avviato con Nemesi richiede un grande salto tecnologico, ma anche culturale, con un impatto che toccherà tutti gli ambiti organizzativi.
Competenze digitali al centro
Fondamentale la formazione, sempre più virtualizzata e aperta a università e centri di ricerca (già oggi si può contare sui Leonardo Labs e sull’Aerotech Campus di Pomigliano D’Arco). I numeri danno l’idea di quanto Leonardo ritenga centrale, per Nemesi, il fattore umano e lo sviluppo delle nuove competenze: 20.409 ore di formazione per macchinari e automazione di fabbrica, 38 workshop sull’innovazione, 1.238 partecipanti ai corsi. L’obiettivo è diffondere la conoscenza delle tecnologie a tutti i livelli organizzativi, considerato che la maggior parte delle posizioni di lavoro utilizzerà progressivamente macchinari sempre più avanzati, che l’automazione e la robotica saranno sempre più incorporate nelle attività produttive e che la digitalizzazione pervaderà tutti i processi aziendali.