Quanto possono essere utili l’internet of things e l’analisi dei big data per migliorare le proprie prestazioni sportive, preparando ad esempio e correndo al meglio la maratona più famosa al mondo, quella di New York? Integris ha deciso di verificarlo sul campo con il proprio team di 10 atleti amatoriali guidati dal maratoneta Daniele Meucci: il system integrator romano specializzato in soluzioni IT di cognitive computing e big data analytics mette così in campo per la squadra il meglio delle proprie tecnologie digitali: smart garment (abbigliamento tecnico dotato di sensori IoT), App mobile, Big Data analytics, cognitive computing e algoritmi di intelligenza artificiale.
“Il progetto – racconta Daniel Lanaro, presidente e Ceo della società – nasce proprio dalle competenze di Integris. Noi ci occupiamo di digital transformation attraverso lo sviluppo di soluzioni di big data analytics, cognitive computing e Internet of things. Soluzioni spesso verticalizzate nei settori che conosciamo meglio, come le telecomunicazioni, il finance, i trasporti e lo sport. Nei nostri laboratori di Pisa e Rende, vicino a Cosenza, abbiamo creato algoritmi di intelligenza artificiale che permettono non solo di migliorare le prestazioni degli atleti, ma soprattutto di farlo in sicurezza. E quale miglior occasione per provare la validità delle nostre tecnologie che non farlo sul campo, durante la maratona di New York?”.
“Le tecnologie di big data analytics e cognitive svolgono un ruolo fondamentale nella prevenzione degli infortuni e nella definizione di programmi di preparazione atletica altamente personalizzati – prosegue Lanaro – Noi già da tempo studiamo nei nostri laboratori i benefici dello sport 4.0. Ora, però, con questo progetto possiamo finalmente farlo direttamente in gara, sotto la supervisione di un atleta esperto come Daniele Meucci, e questa è un’occasione che non potevamo farci scappare”.
I sensori integrati all’interno dell’abbigliamento sportivo registrano di continuo i dati sulla salute del maratoneta, sul modo in cui poggia il piede, sul percorso che fa, sulla sua frequenza cardiaca. Un team composto da quattro data scientist aiuta a migliorare le performance in modo mirato, con un programma di allenamento personalizzato che sfrutta big data e intelligenza artificiale, mettendo i dati al servizio del trainer, il maratoneta Daniele Meucci, ingegnere e con una passione per la robotica, che ha stilato un programma di allenamento personalizzato per i partecipanti al progetto.
I maratoneti coinvolti nel progetto hanno iniziato lo scorso giugno la loro preparazione in vista della New York City Marathon, indossando una t-shirt sensorizzata, calzini smart e una cavigliera tecnologica (anklet). I wearable registrano cadenza media, ritmo e distanza coperta, mettendoli in relazione con le caratteristiche del percorso come salite, discese, dislivelli, altitudine media. La t-shirt smart misura la frequenza cardiaca e il consumo energetico, mentre gli anklet rimandano informazioni sull’appoggio del piede e il tempo di contatto con il terreno. Le informazioni raccolte sono stati la base per profilare gli atleti e mettere punto il programma di preparazione individuale, che ha permesso agli atleti di migliorare costantemente le proprie prestazioni.
Utilizzando un’app per smartphone, poi, gli atleti sono in grado di controllare in autonomia tutti i progressi, e verificare di essere in linea con gli obiettivi prestazionali. I big data raccolti nei primi 85 giorni di allenamento sono stati incrociati con alcuni modelli predittivi sviluppati dal team di data scientist, per definire un KPI obiettivo. Questo indicatore stima con un’approssimazione di circa 10 secondi la probabile prestazione che ciascun maratoneta fornirà il prossimo 4 novembre a New York.