Dall’industria 4.0 all’agroalimentare, dalle smart city alla smart mobility, l’Internet of things è un mercato in gran parte ancora da conquistare, che può essere per gli operatori Tlc il campo sul quale cogliere nuove opportunità conquistare nuovi settori di business, proponendosi come solution integrator verso aziende e pubblica amministrazione. Una direzione imboccata con decisione da Vodafone, che nei giorni scorsi ha presentato a Roma le novità della propria IoT alle imprese e alle PA del Centro e Sud Italia. Dai sensori per controllare i livelli di riempimento dei silos e la temperatura e il grado di umidità in cui vengono conservati i raccolti, agli strumenti per connettere i macchinari all’interno degli stabilimenti industriali, utili per il monitoraggio della produzione e per rendere più efficiente e meno costosa la manutenzione. Poi le applicazioni in ambito smart city, dai parcheggi intelligenti ai locker condominiali – anche refrigerati – per ritirare a domicilio la spesa ordinata online. Il tutto sviluppato a stretto contatto con una serie di partner specializzati, con l’obiettivo di creare un ecosistema che metta insieme la creatività delle imprese più piccole e giovani con la potenza di fuoco di una multinazionale delle Tlc, che punta con decisione sull’innovazione. Come sta accadendo a Milano, dove Vodafone è impegnata come capofila nella sperimentazione del 5G, e dove servirà con il nuovo standard l’80% dell’area metropolitana entro la fine del 2018, per arrivare al 100% con l’anno successivo. Sempre in ambito IoT, l’operatore prevede di completare la copertura narrow band IoT entro i prossimi tre mesi.
“In Italia ci sono opportunità fantastiche per portare innovazione, non solo tecnologica ma anche di servizi per le imprese – afferma in un’intervista a Internet4things Giorgio Migliarina (nella foto), nuovo direttore Enterprise di Vodafone Italia, che prima di questo incarico ha trascorso gli ultimi anni della sua carriera professionale nel campo Tlc in Cina, a Singapore e in Malesia – Questo vale per il settore privato, così come per quello pubblico. Le grandi barriere agli investimenti che potevano tenere fuori la maggior parte delle imprese italiane medie piccole, adesso non ci sono più: questo perché i prezzi delle soluzioni sono ormai diventati molto flessibili. C’è la possibilità di creare una visione, non solo per Vodafone, ma per il settore delle tlc in Italia, che va al di là dei servizi di connettività su cui ci siamo focalizzati un po’ tutti fino a ora”.
“Oggi le tecnologie sono così evolute, e i modelli per usufruirne sono così flessibili – spiega – che non ci sono barriere all’ingresso, si possono fare i cosiddetti “pay as you use”. Dal punto di vista dell’integrazione poi, non è necessario avere in casa esperti che siano in grado di sviluppare sistemi o piattaforme tecnologiche complesse. Le aziende devono semplicemente focalizzarsi sui problemi di business, e coinvolgere partner, come Vodafone, per creare soluzioni che non sono più standard, ma che possono essere configurate o integrate mirando ai casi specifici, su misura, senza più costi di sviluppo eccessivi”.
Ma quale sarebbe l’esempio che viene dall’Asia che Migliarina vorrebbe vedere realizzato in Italia? “Da una parte c’è la capacità di creare ecosistemi innovativi e di collaborazione tra grandi imprese e startup, superando differenze di approccio e di linguaggio, e dall’altra – spiega Migliarina – dobbiamo riscoprire in Europa l’ambizione di fissare target ambiziosi, ponendoci obiettivi da qui a 5 anni, che si tratti della digitalizzazione del 50% dei processi della PA o della penetrazione Internet of Things sull’80% delle aziende nell’arco di 5 anni”.
Infine il 5G: “E’ un’ottima opportunità di discontinuità tecnologica – sottolinea – e sono convinto dell’approccio che Vodafone ha adottato interpretando la visione proposta dal Ministero dello Sviluppo Economico tramite il bando per la sperimentazione 5G. Non si è partiti dalle performance tecnologiche, ma dai servizi. Questo mi fa ben pensare che con il 5G potremo veramente cambiare il modo in cui noi proponiamo le tecnologie – e le soluzioni basate su quelle tecnologie – agli italiani”.