LA SPERIMENTAZIONE

La fibra made in Italy “atterra” a Parigi: maxi progetto di fiber sensing

L’aeroporto Charles De Gaulle si affida a Ntsg Italia del Gruppo Mon.it per il monitoraggio in tempo reale delle pavimentazioni. Obiettivo: pianificare con precisione le attività di manutenzione basandosi sulle reali condizioni della pista e affinare i modelli teorici usati per il dimensionamento delle lastre. Già installati 700 metri di cavi e 70 sensori

Pubblicato il 17 Gen 2024

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Ntsg Italia sta realizzando un sistema IoT di monitoraggio delle lastre della pista d’atterraggio dell’aeroporto Charles De Gaulle di Parigi, il secondo più trafficato d’Europa. Scopo del maxi progetto di fiber sensing è comprendere quali sono le variazioni che la struttura subisce nel corso del tempo e di conseguenza verificare il suo stato di salute.

Durante il transito degli aerei le condizioni delle infrastrutture sono molto importanti. Le pavimentazioni aeroportuali possono essere costituite da grandi lastre di cemento che si sollevano e si abbassano a seconda della temperatura e degli agenti atmosferici. A volte si tratta solo di pochi millimetri, ma il continuo passaggio dei velivoli causa un progressivo degrado della pavimentazione.

Ecco perché il management dell’hub Charles De Gaulle ha commissionato a Ntsg Italia (che fa capo al gruppo francese Mon.it) un’installazione che abiliterà uno studio sperimentale per misurare le sollecitazioni. L’obiettivo è duplice: pianificare con precisione le attività di manutenzione basandosi sulle reali condizioni della pista e migliorare la conoscenza delle sollecitazioni subite dalle lastre per affinare i modelli teorici usati per il dimensionamento delle pavimentazioni.

Un piano di lavoro che si sviluppa in due fasi

Per installare i sensori viene scavata una trincea nel cemento larga 2,5 cm e profonda 5 cm dove sono posizionate le fibre ottiche, sorrette da supporti a incastro per mantenere tutte le fibre alla stessa altezza.

Il lavoro di Ntsg Italia si sviluppa in due fasi: la prima prevede il monitoraggio strutturale delle lastre di una pavimentazione aeroportuale. Ogni lastra – un quadrato di 5 metri di lato – è stata dotata di castelletti di ferro sui quali, prima di colare il cemento, sono stati installati sensori di tensione e temperatura, oltre a sensori di umidità e piezometrici che misurano la percentuale di acqua nello strato di asfalto drenante sottostante. I dati trasmessi dall’insieme di questi sensori collegati con fibra ottica permettono di monitorare le deformazioni del cemento.

La seconda fase consiste nel riconoscimento dei mezzi transitati. In questo caso l’obiettivo è arrivare a tracciare una parte della traiettoria degli aerei in transito per qualificare lo spostamento laterale degli stessi sulle infrastrutture.

Il potenziale disruptive del progetto Ntsg

“Questo primo passo ci ha visti installare 700 metri di fibra e 70 sensori. È l’avvio di una nuova era nel monitoraggio degli aeroporti e un balzo in avanti nel miglioramenti delle azioni di manutenzione. Conoscere esattamente le condizioni delle infrastrutture, infatti è fondamentale per pianificare con precisione il momento giusto per gli interventi di manutenzione. Ci aspettiamo che altri aeroporti nel mondo seguano l’esempio del Charles De Gaulle”, spiega Paolo Persi del Marmo, amministratore delegato di Ntsg Italia.

Nata a Roma nel 2007 come centro di ricerca e sviluppo nel campo della fibra ottica, Ntsg Italia si configura oggi come un system integrator innovativo. Grazie all’apporto sinergico delle diverse figure professionali attive nel team, l’azienda ha creato un gruppo di lavoro in grado di sviluppare sistemi di monitoraggio delle strutture a 360 gradi, offrendo al cliente soluzioni personalizzate e supporto in ogni fase dell’attività. Le soluzioni fornite permettono a Ntsg Italia di porsi come interlocutore tecnico nei settori dell’edilizia, delle infrastrutture, delle ferrovie e delle utilities.

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