INTERNET OF THINGS

Microsoft avanti tutta sull’Iot: investimenti per 5 miliardi di dollari

La connettività degli oggetti diventa una delle priorità strategiche. Svelato un piano quadriennale per spingere progetti e iniziative: “L’Internet of things è uno sforzo collaborativo e multidisciplinare che coinvolge anche cloud, machine learning, intelligenza artificiale, sicurezza e privacy”

Pubblicato il 09 Apr 2018

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Il mercato dell’Iot è sempre più un terreno interessante per le imprese impegnate nella digital transformation, come dimostrano le ultime ricerche, con AtKearney che parla, ad esempio, entro il 2020, di un aumento di produttività di 1,9 trilioni di dollari e risparmi per 177 miliardi di dollari abilitati da queste tecnologie. Numeri che non possono lasciare indifferenti i giganti della tecnologia, che iniziano a indirizzare anche in questo campo dosi massicce di investimenti, anche a scapito dei settori più “tradizionali”. E’ il caso di Microsoft, che ha varato da poco una riorganizzazione, e che ha in programma di investire sull’Iot 5 miliardi di dollari per i prossimi 4 anni.

L’annuncio è arrivato da un post sul blog della casa di Redmond, in cui la società motiva l’investimento con la volontà di dare a tutti i propri clienti “la capacità di trasformare il proprio business e il mondo grazie a soluzioni connesse”. I primi investimenti in questo campo risalgono a prima che il temine IoT venisse coniato, spiega l’azienda, spiegando la propria intenzione di “dedicare ancora più risorse alla ricerca e all’innovazione nell’Internet of things” per “creare soluzioni connesse affidabili in grado di migliorare il business e il rapporto con gli utenti” oggi e per il futuro. “L’IoT è uno sforzo collaborativo e multidisciplinare che coinvolge anche lo sviluppo del cloud, del machine learning, dell’intelligenza artificiale, della sicurezza e della privacy”.

Secondo il nuovo corso di Microsoft varato nei giorni scorsi dal Ceo Satya Nadella gli ingegneri della società saranno distribuiti in due rami d’azienda: una dedicata al cloud e l’intelligenza artificiale e l’altra allo sviluppo di terminali e miglioramento della user experience. Sparirà inoltre la divisione che era dedicata allo sviluppo di Windows, il sistema operativo oggi installato nell’ 87% dei Pc, con il 10% per Apple e il 2% per Linux.

Nella e-mail inviata ai dipendenti, Nadella ha spiegato che il riassetto è necessario “per accelerare la nostra innovazione e meglio servire i bisogni dei nostri clienti e dei nostri partner”. Per il manager i cambiamenti tecnologici in corso, da un computing “onnipresente” alle capacità AI in avanzamento, rappresentano un’opportunità da cogliere.

Svelati anche i nomi dei manager che guideranno le attività.

Scott Guthrie guiderà il team concentrato sullo sviluppo di piattaforme cloud e AI mentre Rajesh Jha, si occuperà della unit Experiences & Devices. Harry Shum resta al timone di un terzo team di ingegneri, chiamato AI + Research e creato quasi due anni fa. In pratica, il colosso informatico punta sulle aree a maggiore crescita: le attività di cloud computing a marchio Azure, i cui ricavi nell’ultimo trimestre sono balzati del 98% (a quanto, non è dato sapere visto che l’azienda non comunica il dato).

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