Portare la precisione della localizzazione dei veicoli interconnessi dagli attuali 200 metri fino a 5 metri, per migliorare in modo significativo la mobilità e la sicurezza stradale delle “smart road” grazie all’utilizzo della tecnologia Long Range (LoRa). Sarà possibile grazie a Smart Road 4.0, il sistema di mobilità e sicurezza stradale sviluppato dall’italiana T.net e presentato all’International Conference on Electrical, Computer, Communications and Mechatronics Engineering che si è tenuta alle Mauritius.
T.Net, che per sviluppare e testare la soluzione ha collaborato con il Consorzio Nazionale Interuniversitario per le Telecomunicazioni (Cnit) e con il dipartimento di ingegneria elettrica, elettronica e informatica dell’Università di Catania, ha investito nel progetto più di un milione di euro. La tecnologia di T.Net, Pmi innovativa specializzata in sensoristica IoT e trasformazione digitale partecipata da Eit Digital, troverà applicazione prima della fine del 2021 a Taormina nell’ambito del progetto “Taormina City Tech”.
“Con il sistema T.net Smart Road 4.0 – si legge in una nota dell’azienda – sarà possibile connettere i dispositivi IoT in modo nettamente più efficiente rispetto alle infrastrutture tradizionali. L’utilizzo della tecnologia LoRa, perfezionata e migliorata da T.net, senza necessità di Gps, permette infatti un raggio di azione ampio, fino a 10 km nelle zone rurali e 5-6 km nelle aree urbane, una geolocalizzazione accurata (5 metri), un consumo di batteria ridotto e una trasmissione dati protetta e sicura, con crittografia end-to-end”.
Grazie alla realizzazione di un corridoio “vehicle to everything” (V2X), che sfrutta la “dedicated short-range communication” sarà anche possibile effettuare una serie di test per i veicoli a guida autonoma, oltre che per l’ottimizzazione delle prestazioni.
“La nostra innovazione sta già suscitando grande interesse, non è un caso che ci abbiano chiesto di venire a presentarla in un consesso internazionale come l’Iceccme – afferma Francesco Mazzola, Ceo di T.net – Il supporto del Cnit e del Dieei dell’Università di Catania è stato ed è fondamentale, così come della città di Taormina, anche in Italia facendo squadra si possono ottenere risultati straordinari”.
“Il nostro impegno a favore di ricerca, sviluppo tecnologico e innovazione è massimo – aggiunge Giacomo Morabito, docente dell’Università di Catania – Solo attraverso la sperimentazione e l’adozione di soluzioni innovative nei processi, nei prodotti e nelle formule organizzative, nonché attraverso il finanziamento dell’industrializzazione dei risultati della ricerca, è possibile valorizzare economicamente l’innovazione”.
“Siamo molto orgogliosi di ospitare uno di primi corridoi per le macchine a guida autonoma o connesse – sottolinea Mario Bolognari, sindaco di Toarmina – Grazie a questo progetto innovativo e alla collaborazione dei cittadini, stiamo innescando un processo virtuoso che, oltre ai risvolti sociali e ambientali, porterà benefici anche alla casse comunali in termini di risparmio e ottimizzazione delle risorse”.