Prende il via in occasione della Festa della Donna la seconda edizione del Mese delle #Stem. L’iniziativa, realizzata dal Miur in collaborazione con il Dipartimento per le Pari Opportunità e la Presidenza del Consiglio dei Ministri, rientra nella strategia di attuazione della Buona Scuola e nell’azione 20 prevista dal Piano Nazionale Scuola Digitale. “Chi ha detto che la matematica e le materie scientifiche o tecnologiche non sono adatte alle ragazze? Non c’è nulla che una studentessa e uno studente non possano ottenere impegnandosi – ha sottolineato il ministro Valeria Fedeli -. Il nostro è il Paese di Rita Levi Montalcini, un Paese con incredibili studiose e ricercatrici. Purtroppo le nostre ragazze sono condizionate inconsapevolmente da pregiudizi e stereotipi secolari. Voi studentesse contate. Non lasciate che qualcuno affermi il contrario”.
Il Mese delle #Stem ha l’obiettivo di sensibilizzare le nuove generazioni sul tema delle pari opportunità e sul superamento degli stereotipi e delle false credenze fra cui quella che vorrebbe le ragazze meno inclini allo studio delle cosiddette discipline Stem (Science, Technology, Engineering and Math). Per un mese tutte le scuole italiane potranno collegarsi al sito del Miur www.noisiamopari.it e avere accesso a materiali informativi raccolti grazie al coinvolgimento di enti, associazioni ed esperti e messi a disposizione per sensibilizzare e orientare le studentesse e gli studenti allo studio delle materie scientifiche e tecnologiche.
Le ragazze e i ragazzi potranno conoscere le esperienze di vita e professionali di scienziate e ricercatrici e mettersi alla prova attraverso percorsi di formazione e didattica specifica o in giochi logico-matematici. Ogni scuola potrà, inoltre, aderire all’iniziativa “Le studentesse contano!” selezionando una ragazza talentuosa e appassionata ad una di queste discipline, alla quale destinare un percorso di formazione specifico, che sarà svolto con il coinvolgimento dell’intero istituti di appartenenza. Tutti i materiali prodotti e tutte le attività – che potranno essere svolte anche in orario extrascolastico – costituiranno una documentazione di buone pratiche che sarà ospitata sul sito del Miur.