STUDIO FUJITSU

La leadership digitale? Per i manager italiani ce l’ha l’Italia

Studio Fujitsu-Censuswide: massima fiducia fra i business leader del nostro Paese nelle capacità innovative delle aziende. Bruno Sirletti, presidente e ad Fujitsu Italia: “Ma i dirigenti sono consapevoli che non basta restare al passo: serve impegno per superare i competitor”

Pubblicato il 02 Mar 2017

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Italia “ottimista digitale”. Emerge dallo studio commissionato da Fujitsu a Censuswide, secondo cui il 65% dei manager italiani vede il nostro Paese in una posizione di leadership digitale rispetto ad altre nazioni da sempre considerate tecnologicamente più “all’avanguardia”.

Dato sorprendente, tanto più che ben il 64% dei manager italiani intervistati crede di avere influenza sulla digital disruption nelle altre nazioni, elemento che fa dell’Italia uno dei Paesi esaminati con più fiducia nella propria leadership digitale. Maggior fiducia dell’Italia, nello scacchiere globale, risulta solo in USA, Finlandia e Svezia. L’Italia, quindi, crede di poter crescere in modo sostenibile nel nuovo mondo digitale, ma questo non senza maggiore innovazione e una più agile propensione ai cambiamenti.

E qui, i manager italiani si fanno più realisti. Secondo il panel, infatti, l’80% delle aziende italiane non avrà la stessa “forma” entro il 2021 (contro il 52% a livello globale), mentre l’81% dei manager intervistati è fermamente convinto che il proprio settore di riferimento subirà dei cambiamenti radicali entro il 2021 (74% a livello globale).

“La digital disruption trasforma i modelli di business e le fonti di guadagno, le operazioni, i processi, le relazioni con i clienti, servizi e molto altro”, ha dichiarato Bruno Sirletti, Presidente e AD di Fujitsu Italia. “Il quadro dei business leader italiani viene descritto dalla ricerca come ottimista nel complesso, ma con i piedi ben saldi a terra. I dirigenti sono più fiduciosi e consapevoli che non è sufficiente restare al passo, ma devono impegnarsi per superare i competitor e digitalizzarsi più velocemente, con sicurezza, strategia e, infine, grande successo. I risultati di questa ricerca evidenziano chiaramente la pressione a crescere e prosperare di fronte alla digitalizzazione”.

Il 52% dei manager italiani è ben consapevole che il proprio settore sia già stato impattato dalla digital disruption e crede (80%) che la velocità di innovazione rappresenti la chiave di volta per riuscire a stare sul mercato nel nuovo mondo digitale.

Ma cos’è che ostacola le aziende italiane quando cercano di rispondere alle sfide della digital disruption? Per il 31% dei manager il fatto che le attuali tecnologie e infrastrutture siano datate. Per un altro 31% la mancanza di investimenti, mentre per il restante 31% le resistenze interne dettate dalla paura di cambiare.

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