STRATEGIE

La Toscana spinge sull’innovazione, sul piatto 30 milioni

La Regione lancia due bandi a sostegno degli investimenti in progetti digitali. Presentazione delle domande dal 2 maggio. “Recuperiamo il gap tecnologico con le altre regioni d’Europa”

Pubblicato il 29 Apr 2020

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La Toscana scommette 30 milioni sull’innovazione delle imprese. Lo annuncia la Regione illustrando il progetto che prevede due bandi a sostegno degli investimenti in ricerca e sviluppo “ed in particolare quelli coerenti con la strategia 4.0”.

A partire dal 2 maggio la presentazione delle domande. “E’ una misura – spiega l’assessore alle attività produttive Stefano Ciuoffo – che abbiamo pensato per stimolare investimenti in RS&I da parte delle imprese di tutti i settori del manifatturiero e contribuire a recuperare il gap tecnologico con le altre regioni innovative d’Europa”.

In linea con la “Strategia di Ricerca e Innovazione per la Smart Specialisation in Toscana”, saranno finanziati quei progetti legati alle priorità tecnologiche (Ict e fotonica, fabbrica intelligente, chimica e nanotecnologie) e agli ambiti applicativi indicati dalla RIS3, la Strategia regionale di specializzazione intelligente in relazione ai Fondi europei (cultura e beni culturali, energia e green economy, impresa 4.0, salute e scienze della vita, smart agrifood).

Gli ambiti coinvolti nella strategia

“Lo scopo – aggiunge l’assessore – è concentrare il sostegno su priorità in grado di costituire un vantaggio competitivo durevole, basato sulla capacità di diversificazione produttiva e sulla specializzazione tecnologica, affinché il sistema produttivo regionale possa adattarsi al mutamento costante delle condizioni del sistema economico e dei mercati internazionali”.

L’intervento finanzierà progetti di investimento in R&S, market oriented e prossimi alla fase di applicazione e di produzione, che prevedano un alto grado di innovazione (realizzazione di prototipi, linee pilota e azioni di validazione precoce dei prodotti). Il supporto riguarderà anche la crescita sostenibile, la qualificazione del tessuto produttivo regionale e dei processi di industrializzazione mediante la realizzazione di programmi di sviluppo industriale di particolare rilevanza strategica, aventi contenuti innovativi, di dimensione significativa e in grado di produrre occupazione aggiuntiva.

Due le misure di intervento: una per progetti strategici di ricerca e sviluppo, con una dotazione finanziaria di 5,1 milioni di euro. L’altra per progetti di ricerca e sviluppo delle MPMI, 11,9 milioni di euro.

A queste risorse si aggiungeranno 7,6 milioni di euro per il primo e 5,4 milioni per il secondo bando in una seconda fase, per un totale, appunto, di 30 milioni di euro circa.

I soggetti beneficiari sono le imprese (Mpmi e grandi imprese) e gli organismi di ricerca pubblici e privati. Ciascuna impresa, sia in qualità di singola proponente che di capofila oppure di partner, potrà presentare una sola proposta progettuale rispetto alle due misure di intervento. Non sono previste restrizioni a determinati settori economici.

L’aiuto sarà concesso nella forma del contributo in conto capitale a fondo perduto. Spese ammissibili: quelle per il personale, i costi degli strumenti e delle attrezzature, i costi dei fabbricati e dei terreni, i costi della ricerca contrattuale, delle competenze tecniche e dei brevetti, acquisiti o ottenuti in licenza da fonti esterne a prezzi di mercato, così come i costi dei servizi di consulenza e di servizi equivalenti utilizzati esclusivamente ai fini dell’attività di ricerca.

I progetti dovranno concludersi entro il 31 dicembre 2022. Il soggetto gestore è Sviluppo Toscana SpA.

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