IL REPORT

L’Industria 4.0 seduce (anche) le Pmi, si apre la sfida e-skill

Anticipazione rapporto Met: il 17% delle imprese tra 10 e 43 addetti utilizza sistemi IoT e robot e il 9,4% ha intenzione di adottarli a breve.. Ma è tempo di investire sulle competenze. Firpo: “Sbloccheremo il credito di imposta per la formazione 4.0”

Pubblicato il 13 Apr 2018

Industrial-IoT

L’Industria 4.0 non piace solo per i big ma anche alle imprese più piccole. La fotografia è scattata dall’indagine effettuata da Met per conto del Mise, in vista, in vista della prossima Relazione annuale del garante Pmi.

Già oggi – scrive il Sole 24 Ore che anticipa il report – il 17% delle imprese che hanno tra 10 e 49 addetti, impiega sistemi che vanno dall’IoT alla robotica alla manifattura additiva. Il 9,4% ha intenzione di adottarli a breve ed è già dentro il paradigma 4.0 come produttore l’1,2% del campione. Il picco della digitalizzazione, come atteso, si registra naturalmente nelle imprese oltre i 50 addetti: il 32,2% di aziende utilizzatrici.

Ovviamente se si include nella valutazione tutto il comparto industriale, comprese le microimprese (1-9 addetti), meno sensibili alla svolta, il totale ovviamente si abbassa: 8,6% di “imprese 4.0”. Il report evidenzia comunque il risveglio delle imprese tra 10 e 49 addetti.

Anche i numeri dell’Istat raccontano movimenti interessanti sul fronte 4.0, precisa il Sole. Per oltre un terzo delle imprese con meno di 50 addetti (34,2%) l’ipermmortamento fiscale è stato rilevante per la scelta di investire, a fronte del 57,6% delle grandi. Le “piccole” hanno rappresentato il 68% delle imprese beneficiarie del credito di imposta per R&S. Ma a fronte del 67% complessivo di imprese che nel 2017 ha dichiarato di aver effettuato nuovi investimenti, l’Istat evidenzia che per le Pmi la quota si fermi ancora al 42%.

Per quanto riguarda la distribuzione territoriale. Il Met evidenzia un forte gap tra Nord e Sud: 9,4% di diffusione al Centro Nord, 6,2% al Sud.

Per Stefano Firpo, Garante delle Pmi, il punto focale sono le competenze ancora inadeguate. “Abbiamo disegnato strumenti semplici proprio a misura di piccole imprese – dice -: incentivi automatici di immediato utilizzo – spiega al Sole – E si iniziano a vedere i risultati: non è vero che Industria 4.0 è un programma per le grandi aziende”. Ma conta anche “la sensibilità all’innovazione del singolo imprenditore – evidenzia l’esperto – ed incide la presenza di competenze adeguate tra i dipendenti e gli stessi manager. Sbloccheremo il credito di imposta per la formazione 4.0 e avvieremo i competence center per accelerare anche in questo campo”.

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