Prende il via in Italia il primo progetto pilota di Open Ran 5G. Autori sono Vodafone e Nokia, che mirano così a creare una piattaforma in grado di consentire a un numero sempre maggiore di fornitori di software indipendenti, start-up e aziende locali di entrare in competizione utilizzando Api aperte. Ciò favorirà la concorrenza e l’innovazione, potenziando la competitività dell’Europa e garantendo una maggiore autonomia digitale sostenuta da una catena di approvvigionamento più resiliente.
Coinvolto un gruppo di siti nel nord Italia
Il progetto pilota, che coprirà un gruppo di siti nel nord Italia, prevede l’utilizzo del software baseband in contenitori di Nokia eseguito su Red Hat OpenShift, una piattaforma applicativa cloud ibrida alimentata da Kubernetes, ospitata su server Dell PowerEdge XR8000 di ultima generazione. Progettati per carichi di lavoro Open Ran e mobile edge computing, i server Dell PowerEdge supporteranno una scheda di rete intelligente (Nic) per l’elaborazione di livello 1 sviluppata da Nokia in collaborazione con Marvell. L’obiettivo chiaro della collaborazione è dimostrare che la soluzione Open Ran di Nokia raggiunge funzionalità e prestazioni paragonabili a quelle delle Ran appositamente progettate. L’implementazione includerà la convalida delle interfacce Open Fronthaul conformi agli standard Open Ran (che includono antenne e l’unità baseband).
la strategia di Vodafone: Open Ran in tutta Europa
Questa implementazione di Open Ran è la prima del suo genere in Italia e si basa sulla visione delle due aziende di sviluppare una rete completamente automatizzata e programmabile. Vodafone e Nokia si stanno concentrando sulla creazione di reti aperte e interoperabili per soddisfare la domanda delle imprese e dei consumatori di servizi 5G altamente reattivi basati su intelligenza artificiale e realtà estesa. Si tratta di un altro passo nella strategia di Vodafone di implementare ampiamente Open Ran in tutta Europa, con l’obiettivo di basare il 30% dei suoi siti su questa tecnologia entro il 2030. Questo si basa sull’annuncio recente di Vodafone di implementare 2500 siti Open Ran nel Regno Unito, la prima implementazione su larga scala in Europa. Insieme, ciò porterà all’adozione più ampia di soluzioni disaggregate e automatizzate e all’agilità nel recepire rapidamente sviluppi innovativi, con Open Ran come tecnologia di scelta.
“L’annuncio odierno rafforza l’impegno di Vodafone nel sostenere l’economia digitale dell’Ue con la messa in opera di reti Open Ran incentrate sul cliente – afferma Alberto Ripepi, Chief Network Officer di Vodafone -. Attraverso una maggiore collaborazione, Vodafone e Nokia favoriranno anche un nuovo ecosistema di sviluppatori nei nostri mercati di origine, offrendo una rete aperta basata su software in tempo reale su cui lanciare prodotti e servizi innovativi per i nostri clienti”.
“La strategia collaborativa anyRan di Nokia consente ai fornitori di servizi di comunicazione (Csp) di implementare Cloud Ran con l’hardware del server e il livello CaaS (Communication as a Service) da loro scelti. Insieme ai nostri partner dell’ecosistema, ci impegniamo a offrire ai nostri clienti soluzioni Open Ran con una maggiore scelta e prestazioni migliori rispetto ad altri fornitori di RAN”, aggiunge Mark Atkinson, responsabile delle reti di accesso radio di Nokia.
Un nuovo approccio alla progettazione dei controlli industriali
Sul fronte delle soluzioni open source, intanto, Red Hat annuncia il lancio di una nuova piattaforma industrial edge sviluppata in collaborazione con Intel, volta a fornire un approccio moderno alla progettazione dei controlli industriali e al loro funzionamento. La nuova soluzione mira a trasformare il modo in cui il settore manifatturiero opera, innova e si espande, implementando tecnologie IT standard direttamente negli impianti produttivi e fornendo insight sui dati in tempo reale. In questo modo, i fornitori di sistemi di controllo industriale (Ics), i system integrator (SI) e i produttori stessi potranno automatizzare attività precedentemente manuali, tra cui sviluppo, distribuzione e gestione dei sistemi, riduzione dei rischi legati alla cybersecurity, miglioramenti della manutenzione prescrittiva e predittiva per l’agilità della fabbrica, co-locazione di carichi di lavoro deterministici e non deterministici e riduzione dei tempi di consegna.
Le fabbriche intelligenti, o software-defined, stanno svolgendo un ruolo cruciale nell’amplificare l’impatto dell’innovazione per l’intero settore manifatturiero. Secondo un report di McKinsey, infatti, lo smart manufacturing ha il potenziale per creare fino a 3,7 trilioni di dollari di valore entro il 2025, favorendo crescita, innovazione e competitività in tutti i settori. Abbattendo le barriere tra IT e OT, i produttori possono ampliare la cooperazione grazie a nuove funzionalità e rafforzare e velocizzare in modo proattivo le operazioni, avendo a disposizione tutta la flessibilità e le informazioni necessarie per scalare in base alla domanda.
Le funzionalità avanzate della piattaforma industrial edge
La piattaforma industrial edge è destinata a fornire una soluzione olistica in grado di coprire dal controllo in tempo reale della produzione all’intelligenza artificiale/machine learning (AI/ML), fino alla completa gestibilità IT, offrendo ai clienti una più ampia scelta di architetture di tipo data gravity o edge-to-cloud e una migliore efficienza complessiva delle apparecchiature (Oee – Overall equipment efficiency). Per sostenere continuamente questo sforzo, Red Hat e Intel stanno lavorando per integrare le piattaforme basate su Intel e gli Intel Edge Controls for Industrial (Intel Eci) con le versioni attuali e future di Red Hat Enterprise Linux, iniziando con la collaborazione nelle comunità Linux upstream come Fedora Project e CentOS Stream. La collaborazione si estende fino a portare questi controlli e piattaforme su Red Hat Device Edge (accesso anticipato), Red Hat Ansible Automation Platform e Red Hat OpenShift.
Per sostenere questa soluzione, Red Hat – in collaborazione con Intel – fornirà un kernel real-time in grado di garantire latenza costante e irregolarità di segnale ridotte, aiutando le applicazioni a funzionare ripetutamente con maggiore affidabilità. Questa nuova piattaforma per l’industrial edge sarà costruita su standard aperti che beneficiano del contributo di migliaia di sviluppatori in tutto il mondo, contribuendo a semplificare l’integrazione con altri componenti hardware e software. Inoltre, grazie alla trasparenza del codice di base, a una roadmap chiara e a un ciclo di rilascio definito, si garantisce la disponibilità di nuove versioni e aggiornamenti relativi alle nuove funzionalità. Gli sviluppatori enterprise di Red Hat supportano i team IT con una eccellente toolchain di sviluppo, garantendo maggiore coerenza di distribuzione indipendentemente dal suo modello di distribuzione o integrazione, eliminando incertezze e difficoltà di scelta in merito ai moderni strumenti di sviluppo.
“Verso la prossima rivoluzione industriale”
“Dalla trasformazione delle infrastrutture IT tradizionali all’assistenza ai veicoli software-defined nella fornitura di soluzioni di industrial edge scalabili, Red Hat ha una storia comprovata nel guidare la modernizzazione e l’innovazione di interi settori industriali”, dichiara Francis Chow, vice president e general manager, In-Vehicle Operating System e Edge di Red Hat. “Ora abbiamo deciso di portare lo stesso livello di trasformazione agli impianti di produzione di tutto il mondo con una nuova piattaforma edge in collaborazione con Intel. Crediamo che aiutando a far convergere le tecnologie IT e operative, possiamo accelerare la prossima rivoluzione industriale, su una solida backbone di software open source”.
“Per anni, Intel e Red Hat hanno lavorato insieme per trasformare e supportare una serie di settori industriali. L’esperienza di Red Hat nella fornitura di piattaforme applicative cloud-to-edge abbinata alla forza di Intel nelle piattaforme di calcolo edge-to-cloud, compresi hardware e software industriali, fornirà le capacità e la trasformazione software-defined per soddisfare i requisiti di resilienza, flessibilità e affidabilità della produzione odierna”, conclude Christine Boles, vice president in the network and edge group and general manager of federal and industrial solutions di Intel Corporation.