“Vi metterò presto nelle condizioni di tornare in azienda a creare Pil, cosa di cui abbiamo bisogno”. Lo ha detto il presidente del Consiglio Matteo Renzi nel suo intervento alla presentazione del Piano Nazionale Industria 4.0 rivolgendosi agli imprenditori. Perché si tratta di “un progetto concreto: non deve perdersi nell’esecuzione. Ora c’è solo da fare una cosa: mettersi al lavoro”. Siamo davanti alla rivoluzione delle rivoluzioni – ha aggiunto il premier -. La manifattura è il centro vitale del Paese. Io non sono imprenditore – continua il premier – ma sentendo la presentazione viene voglia di mettersi a lavorare”.
Si tratta di “un’esplosione di novità, questa fase creerà nuovi vincenti e nuovi perdenti. E’ normale che ci siano preoccupazioni a livello politico e tra i cittadini, ma bisogna scegliere se avere paura o avere coraggio. Il nostro governo ritiene che l’Italia abbia un futuro straordinario. L’Italia non può essere la patria dei no, ma di chi ci prova, di chi ci crede, di chi può anche non farcela. Stiamo cercando di cambiare la nostra mentalità”.
Renzi ha ringraziato il ministro Calenda “per il lavoro straordinario”. Ora il premier andrà “in tournée con il ministro, gli farò da spalla”. Il “tour” comprenderà “le realtà più interessanti in cui abbiamo siglato gli accordi”. “Andremo al Sant’Anna d Pisa – ha detto – poi saremo al Sud, a Napoli per la Federico II, a Bari e a Palermo. Siamo convinti che questa pagina di futuro deve essere realizzata in modo concreto e non fumoso”. Oltre a queste, ha spiegato Calenda, verranno coinvolti i Politecnici e le università venete.
I DETTAGLI DEL PIANO