L'ANALISI

Robot collaborativi, ecco i vantaggi per il mondo industriale

Le previsioni di OnRobot: per l’anno appena iniziato i trend principali saranno l’integrazione tra l’attività dell’uomo e degli automi, la reindustrializzazione dell’Europa, l’attenzione alla sostenibilità, la convergenza di hardware e software e una crescente penetrazione di mercato

Pubblicato il 04 Gen 2023

on robot

Il mercato dei robot collaborativi è un comparto destinato a crescere nei prossimi anni, proseguendo sul solco di una delle direttrici di sviluppo più promettenti – ad esempio – per l’industria 4.0. La tendenza non sembra destinata a interrompersi nemmeno in conseguenza della battuta d’arresto che l’economia sta registrando in doversi Paesi su scala globale a causa delle conseguenze della pandemia e delle tensioni internazionali in atto.

Robot industriali verso le 700mila nuove installazioni l’anno

I dati di importanti istituti di ricerca convergono nell’indicare un futuro all’insegna della crescita, a partire da quelli pubblicati dalla International Federation of Robotics (Ifr), che testimoniano come nel 2021 sia stata oltrepassata per la prima volta la soglia delle 500mila installazioni di nuovi robot industriali. Una quatntità destinata ad aumentare ancora fino a toccare quota 700mila nove installazioni nel 2025.

Cobot: comparto in crescita del 40% l’anno

Andando più nello specifico ad analizzare i trend che riguardano i robot collaborativi, la ricerca “Global Collaborative Robots Market Size, Share & Industry Trends Analysis”, realizzata da ReportLinker, parla di un mercato globale del comparto che nel 2028 è destinato ad attestarsi sui 10,8 miliardi di dollari, per una crescita annua vicina al 40%.

I trend per il 2023 secondo OnRobot

A tracciare un quadro di quali saranno i trend chiave per la robotica nel 2023 è OnRobot, società specializzata in hardware e software per applicazioni collaborative. Si parte da una crescente attenzione verso la collaborazione tra umani e cobot, per consentire alle persone “di dedicarsi ad attività di maggior valore, lasciando alle macchine le attività più ripetitive, meccaniche o pericolose”.

“Una delle sfide che il settore deve affrontare è dimostrare come funzionano le applicazioni robotiche, ora che abbiamo compreso il contributo che i robot possono offrire – afferma Enrico Krog, Ceo di OnRobot (nella foto) – Dobbiamo insegnare la collaborazione tra applicazioni ed esseri umani, e i vantaggi che portano sia in termini di facilità d’uso che di sicurezza”.

La spinta dalla reindustrializzazione europea

Grazie al movimento di delocalizzazione dell’industria che è in corso e che sta portando alla reindustrializzazione in Europa, come risposta ai problemi nelle catene di approvvigionamento, stiamo assistendo a una crescita dell’installazione di nuovi robot: in Europa sono passati da 68 a 84, e gli studi di settore confermano che il trend è destinato a proseguire almeno fino al 2025: “Si tratta di un trend che si consoliderà nei prossimi mesi e anni – aggiunge Krog – con tassi di crescita più sostenuti”.

L’attenzione alla sostenibilità

A guidare il processo di cambiamento in atto, secondo la visione di OnRobot, c’è l’utilizzo di strumenti elettronici mirato a ottenere una maggiore sostenibilità.  Strumenti elettronici per una maggiore sostenibilità, assicurando un notevole risparmio energetico e l’utilizzo di energie più pulite, come l’elettricità al posto della tradizionale aria compressa.

Il mercato guarda con fiducia ai robot

Dopo una prima fase sperimentale e di studio, nel 2023 robot industriali e cobot saranno introdotti con un ritmo crescente in nuovi settori e troveranno una più ampia collocazione geografica. “Questa grande spinta – spiega Krog – è dovuta al fatto che le persone si fidano di più dei robot e della tecnologia robotica. Nei prossimi anni vedremo un ulteriore sviluppo di applicazioni in settori come sanità, turismo, trasporti, logistica e agricoltura”.

La convergenza di software e hardware

Combinare hardware e software, in questo contesto, sarà un’opportunità che le aziende prenderanno sempre più in considerazione, per risparmiare tempo e ridurre i costi totali dei progetti.

“La crescita sostenuta e inarrestabile di robot e cobot dimostra come siano qui per restare e contribuire a rendere i processi di industrializzazione più semplici, sostenibili e sicuri – conclude Krog – Nei prossimi anni, vedremo come la congiunzione tra software e hardware si confermerà come trend poiché permette implementazioni più rapide, semplici e che assicurano un Roi più elevato per le aziende”.

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