Oltre 4 miliardi (4,48) del Fondo complementare derivante dallo scostamento di bilancio andranno ad alimentare il piano Transizione 4.0 finanziato in larga parte dal Next Generation Eu. Nell’ultima versione del Pnrr sulla distribuzione del fondi europei – quella inviata alle Camere per l’approvazione – le risorse per l’innovazione industriale erano scese a 13,97 miliardi dai 18 messi nero su bianco nella prima versione del Piano. Ma con l’aggiunta dei 4,48 del Fondo si torna alla cifra di 18 e oltre (18,45).
Risorse aggiuntive anche per le reti ultraveloci: ai 6,3 miliardi per banda larga e 5G provenienti dal Next Eu vanno aggiunti 400 milioni del Fondo. Stesso discorso per le tecnologie satellitari: 1 miliardo da sommare al miliardo e 19 milioni delle risorse Ue.
Transizione 4.0, cos’è e come funziona
Il Piano Transizione 4.0 costituisce un’evoluzione del precedente programma Industria 4.0 ma introduce tre importanti novità:
- l’ampliamento, a partire dal 2020, dell’ambito di imprese potenzialmente beneficiarie grazie alla sostituzione dell’iper-ammortamento con appositi crediti fiscali di entità variabile a seconda dell’ammontare dell’investimento, ma comunque compensabili con altri debiti fiscali e contributivi;
- il riconoscimento del credito non più su un orizzonte annuale, osservando gli investimenti effettuati in tutto il biennio 2021. Si dà così alle alle imprese un quadro più stabile per la programmazione dei propri investimenti.
- L’estensione degli investimenti immateriali agevolabili e l’aumento delle percentuali di credito e dell’ammontare massimo di investimenti incentivati. Si tratta di innovazioni sono finalizzate a compensare almeno in parte l’incertezza del quadro macroeconomico post-pandemico, sostenendo le imprese che investono per innovare/digitalizzare i propri processi produttivi. L’aumento di produttività e la maggiore efficienza conseguiti da queste imprese contribuiranno ad aumentare la competitività e la sostenibilità delle filiere produttive in cui queste sono integrate, con positive ricadute sull’occupazione.
La transizione digitale del Paese a Forum PA 2021
Lo sviluppo sostenibile del paese passa necessariamente dalla definizione di una nuova, coerente ed efficace politica industriale per l’innovazione e la competitività delle imprese. Il 22 giugno dalle 14 alle 18 a Forum PA 2021 si delineeranno le principali linee di intervento volte a garantire l’ammodernamento e la trasformazione digitale del settore produttivo: transizione 4.0, infrastrutturazione tecnologica del paese (reti ultraveloci in fibra ottica e 5G), ricerca e sviluppo, internazionalizzazione, sviluppo e innovazione del Made in Italy.
L’evento moderato dal dg di FPA, Gianni Dominici, si aprirà con lo speech di Sangeet Paul Choudary, ceo di Platformation Labs. Alla tavola rotonda parteciperann:
- Andrea Rangone, presidente di Digital360,
- Tiziana Catarci, Direttrice – Dipartimento di Ingegneria Informatica, Automatica e Gestionale “A.Ruberti” – Universita’ degli Studi di Roma “La Sapienza”
- Alec Ross, Distinguished Visiting Professor Bologna Business School, – Università degli Studi di Bologna
- Agostino Santoni, Vice Presidente Sud Europa – Cisco Italia
Qui tutte le informazioni per iscriversi https://forumpa2021.eventifpa.it/it/event-details/?id=9802