Dopo quella promossa da Banco Bpm, annunciata solo poche settimane fa, è la volta di due nuove iniziative a sostegno della trasformazione digitale delle imprese. Con un plafond dedicato di un miliardo di euro, Bper infatti lancia il servizio per le imprese Transizione 5.0, riservato a cogliere le opportunità del piano Industria 5.0 promosso dal Mimit per supportare la transizione delle imprese italiane verso sistemi innovativi, digitali e sostenibili. Mentre Crédit Agricole Italia stanzia 3 miliardi.
Bper, supporto finanziario e consulenza specialistica
Il servizio, offerto da Bper Banca, Bper Leasing e Banco di Sardegna, si legge in una nota, si compone di un supporto finanziario tramite prodotti di finanziamento e leasing strumentale e di una consulenza specialistica offerta grazie agli accordi con Pwc.
Individuare le opportunità più interessanti
“Vogliamo essere un partner strategico nei piani di sviluppo e di transizione digitale ed ecologica delle aziende. Siamo preparati per individuare insieme ai nostri clienti le opportunità più interessanti e, attraverso questo nuovo servizio, possiamo affiancare i nostri clienti nell’ottenimento del credito d’imposta, nella corretta predisposizione delle certificazioni e nella realizzazione del loro piano di investimenti”, ha dichiarato Stefano Vittorio Kuhn, chief Retail & commercial banking officer di Bper.
Due miliardi di euro da Banco Bpm
Di poche settimane fa, invece, era la notizia che Banco Bpm ha istituto un plafond da 2 miliardi di euro per facilitare l’accesso alle opportunità agevolative che saranno offerte dal Piano Transizione 5.0. La banca ha anche messo a disposizione le più ampie soluzioni di finanziamento a medio – lungo termine per la transizione sia dal punto di vista della sostenibilità che dal punto di vista della digitalizzazione.
La misura Transizione 5.0 è un credito di imposta, istituito col D.L. n. 19/2024, ed è finalizzata al supporto delle imprese nel percorso verso la transizione digitale ed energetica. Il bonus è riconosciuto per i nuovi investimenti effettuati da aziende nel periodo 1° gennaio 2024 – 31 dicembre 2025, destinati a strutture produttive situate in Italia, che rientrino in progetti di innovazione dai quali derivi una riduzione certificabile dei consumi energetici.
Crédit Agricole Italia mette sul piatto 3 miliardi
In campo anche Crédit Agricole Italia con un plafond da 3 miliardi.
Con questa iniziativa il Gruppo sosterrà le aziende che desiderano accedere alle agevolazioni previste dal Piano Transizione 5.0, e dal confermato Piano Transizione 4.0.
In linea con i valori del Gruppo, le misure Transizione 4.0 e Transizione 5.0 incentivano le aziende ad adottare processi d’innovazione in impianti, macchinari e beni immateriali, garantendo al contempo un efficientamento energetico o a livello di struttura produttiva o di processo interessato dagli investimenti – spiega una nota – Solo in questo caso, esse saranno agevolate altresì nell’acquisto di beni per l’autoproduzione energetica da fonti rinnovabili, tra cui gli impianti per lo stoccaggio dell’energia prodotta, e nell’affrontare le spese per la formazione del personale in competenze per la transizione digitale-energetica”.