L'OSSERVATORIO ASSEPRIM

Transizione digitale, le imprese dei servizi professionali pronte ad investire il 5% del fatturato

Il 71% delle aziende punta a dirottare le risorse su soluzioni per lo smart working e beni 4.0. Alta l’attenzione sui fondi del Pnrr

Pubblicato il 16 Nov 2021

digitale-information-technology-IT

Il 71% delle imprese che operano nel settore dei servizi ha intenzione di investire in digitale con investimento pari al 5,3% del totale fatturato. Lo rilevano i dati  d’aggiornamento di Asseprim focus, l’Osservatorio economico di Asseprim (la federazione Confcommercio dei servizi professionali per le imprese) realizzato con Format research. Gli ambiti di investimento riguardano principalmente: smart working, beni materiali 4.0 (strumenti il cui  funzionamento è controllato da sistemi computerizzati), beni  immateriali 4.0 (software, sistemi e system integration), ricerca e  sviluppo.

In questo quadro, il 41% delle imprese ha sottolineato  l’urgenza di rivedere la propria strategia di marketing digitale. ”Alla luce della profonda trasformazione del mercato a seguito  dell’emergenza Covid – spiega il presidente di Asseprim Umberto Bellini – le imprese stanno intensificando il processo di adeguamento  del proprio modello di offerta avviato durante la crisi generata dagli effetti della pandemia e trainato da azioni concrete per rendere più  efficaci i canali digitali aziendali. Come l’aggiornamento del sito  web e l’intensificazione dell’utilizzo dei social network”.Proprio i fondi del Pnrr possono accelerare il processo di fuoriuscita dalla crisi per l’intero comparto dei Servizi professionali alle  imprese”.

”In questo scenario – continua Bellini – risultano di  fondamentale importanza i fondi stanziati nel Pnrr per mettere in  campo iniziative di formazione digitale al fine di superare il digital divide. Il Piano può rappresentare la svolta in via prioritaria proprio dal punto di vista della digitalizzazione e dell’innovazione – è così per il 58% degli operatori – e delle infrastrutture per una  mobilità sostenibile (per il 48%)”.

Resta tuttavia una parte di  imprese (il 10%) che ritiene ancora lunga questa strada. E oltre la  metà degli operatori non è ancora in grado di capire se,  effettivamente, i fondi stanziati nel Pnrr possano incidere in modo  diretto sulla propria attività. Di contro, il 27% è convinto di  poterne beneficiare nel medio-lungo termine.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Articoli correlati