LA NOMINA

Aerospazio, Nicola Tasco nel board del Cluster Tecnologico Nazionale

Il presidente di Lazio Innova nell’organo di governo di Ctna: “Come Regione contribuiremo, insieme a tutti gli attori del comparto, alla costruzione di un modello di crescita e innovazione grazie alla coesione e alla messa a sistema delle migliori realtà locali”

Pubblicato il 30 Ott 2020

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Nicola Tasco entra a far parte del board del Cluster Tecnologico Nazionale Aerospazio, l’aggregatore di tutti gli attori principali del sistema aerospaziale nazionale. Il presidente di Lazio Innova, società in house della Regione Lazio,  potrà così dare il suo contributo alla mission  del Ctna, quello del posizionamento dell’industria aerospaziale italiana ai livelli più alti e importanti in Europa, sia nel settore aeronautico eco-sostenibile e integrato, sia nella ricerca spaziale per lo sviluppo, la salvaguardia e il mantenimento del ruolo di leadership nelle tecnologie abilitanti.

Il Dta, Distretto Tecnologico Aerospaziale del Lazio, gestito da Lazio Innova, è tra i fondatori del Ctna, ed è impegnato al fianco  di tutto l’ecosistema aerospazio nella Regione, composto da università e centri di ricerca di fama mondiale, grandi imprese e unità produttive di proprietà di gruppi internazionali, ma anche da Pmi in grado di fornire componenti, servizi e supporto tecnico/industriale.

“Siamo orgogliosi di concorrere allo sviluppo di un settore strategico per il sistema paese – afferma Tasco – Portiamo con entusiasmo nel cluster nazionale il valore della nostra specializzazione in ambito aerospaziale, per contribuire insieme a tutti gli attori che operano in questo comparto alla costruzione di un modello di crescita e innovazione, attraverso la coesione e la messa a sistema nazionale delle migliori realtà locali. È un paradigma che la Regione Lazio sta già sperimentando con successo attraverso l’aggregazione delle eccellenze del nostro territorio, mettendo in rete grandi imprese, Pmi, centri di ricerca, startup e innovatori a sostegno della competitività produttiva sul mercato globale, rendendo disponibili soluzioni innovative per l’economia e la società”.

Il Lazio, si legge in una nota di Lazio Innova,  è l’unica regione italiana in cui è presente l’intera filiera aerospaziale e che conta circa 250 aziende tra grandi, piccole e medie imprese con 23.500 addetti e un fatturato annuo di oltre 5 miliardi di cui 1,6 miliardi destinati all’export. Una rete che si avvale del contributo di 10 primari organismi di ricerca, 5 università con 4 facoltà di ingegneria e circa 30 programmi universitari di formazione superiore, 3.000 tra professori universitari, ricercatori e altri specialisti coinvolti in attività di ricerca. Sul territorio regionale risiedono inoltre le sedi generali dell’Asi (Agenzia Spaziale Italiana), dell’Enav (National Air Traffic Control Service Provider) e dell’Enac (la Authority di regolazione tecnica, certificazione, vigilanza e controllo nel settore dell’aviazione civile in Italia) e dell’Esrin (European Space Research Institute), che a cua volta da capo all’Esa, l’Agenzia Spaziale europea.

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