Il board di Amazon è sempre più “rosa”: il colosso statunitense del commercio elettronico ha nominato la top manager Indra Nooyi nel suo consiglio d’amministrazione portando a cinque il totale delle donne nel board of directors.
Nooyi è la ex Ceo di PepsiCo ed è la seconda donna di colore scelta da Amazon come consigliere d’amministrazione dopo la nomina, a inizio anno, di Rosalind Brewer, Coo di Starbucks. Nel cda di Amazon siedono in totale undici consiglieri; le donne sono rappresentate, oltre che da Nooyi e Brewer, da Jamie Gorelick, Judith McGrath e Patricia Stonesifer.
Amazon ha annunciato l’anno scorso una precisa politica a favore della “diversity” del cda volta a espandere il ruolo delle donne e delle minoranze nei vertici aziendali.
Nooyi, che farà parte del comitato di vigilanza del board di Amazon, si è dimessa dal ruolo di chief executive officer di PepsiCo a ottobre 2018; a inizio anno ha lasciato anche la posizione di presidente del consiglio d’amministrazione del colosso del food e beverage. La top manger è nata in India ed è naturalizzata statunitense.
Rosalind Brewer è una top manager afroamericana nativa di Detroit: UsaToday l’ha definita “una delle donne più importanti della corporate America e una delle più influenti executive di colore”. E’ stata la prima donna afroamericana a ricoprire il ruolo di ceo in una società del gruppo WalMart (Sam’s Club).
La diversity del cda di Amazon si riflette anche nella formazione professionale delle componenti. Judith McGrath è una ex top manager dell’industria televisiva; in particolare, è stata presidente e ceo di Mtv Networks. Jamie Gorelick, invece, è una veterana del governo: ha servito come vice procuratore generale degli Stati Uniti dal 1994 al 1997, durante la presidenza di Bill Clinton.
Infine, Patricia Stonesifer appartiene al mondo delle no-profit: è presidente e ceo di Martha’s Table, organizzazione non a scopo di lucro che sviluppa soluzioni sostenibili per la lotta alla povertà. Ha guidato il White House Council for community solutions voluto dal presidente Barack Obama.