LAVORO

Call center, nuovi costi del personale. Asstel: “Competizione si giochi su innovazione”

Aggiornate le tabelle per le imprese aggiudicatarie dei servizi. Il Direttore dell’Associazione di Confindustria, Laura Di Raimondo: “Per il settore Crm-Bpo è strategico cogliere le sfide e le opportunità di crescita della trasformazione digitale”

Pubblicato il 13 Ago 2021

TELCO PER L'ITALIA

Stop alla competizione selvaggia e sleale fra call center. Basata anche su tariffe al ribasso dei costi del lavoro. Il Ministero del Lavoro ha adottato il Decreto Direttoriale che adegua i valori del costo del lavoro medio degli addetti ad attività di call center, un passaggio importante nel percorso di consolidamento di un quadro di regole per le attività di Crm/Bpo che assicurino le tutele del lavoro, il contrasto alla concorrenza sleale, lo sviluppo delle competenze.

Asstel ritiene strategico che il settore Crm/Bpo colga la sfida e le opportunità di crescita poste dalla trasformazione digitale. In questa direzione l’associazione è fortemente impegnata a favorire l’applicazione delle regole per promuovere la sostenibilità occupazionale e la qualità del lavoro, nonché a creare le premesse per promuovere l’efficienza e la qualità dei servizi in favore dei clienti finali – sottolinea Laura Di Raimondo, Direttore dell’Associazione di Confindustria -. Ciò comporta che in queste attività tipicamente “labour intensive” la competizione fra imprese si concentri sull’innovazione di processo e di prodotto e sullo sviluppo e aggiornamento delle competenze dei lavoratori, anche attraverso la formazione certificata e continua. Il Settore Crm/Bpo sta affrontando una sfida strategica: riattivare il circolo virtuoso tra competenze, innovazione, investimenti, servizi e valore”.

Costruito attraverso il confronto tra Ministero e Asstel e Organizzazioni Sindacali di categoria Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil, Ugl Telecomunicazioni, il decreto individua il costo medio di riferimento in funzione dei futuri affidamenti da parte di amministrazioni aggiudicatrici ed enti aggiudicatori di servizi di call center, così come previsto dal Codice dei contratti pubblici e dall’articolo 24-bis del Decreto-legge n. 83 del 2012, nonché nelle gare tra privati, come stabilito dall’Accordo quadro sui “Principi e Regole per il funzionamento delle attività del settore dei servizi di Customer Care” sottoscritto da Asstel e dalle Organizzazioni Sindacali di categoria il 21 febbraio 2019 (recepito nel Ccnl Telecomunicazioni).

L’aggiornamento delle tabelle costituisce un tassello di un disegno più ampio, finalizzato ad affrontare in maniera sistemica i temi strutturali del settore Crm/Bpo – evidenzia Asstel. Per questo con la sottoscrizione, il 12 novembre 2020, dell’Accordo di rinnovo del Ccnl Telecomunicazioni, “è stato individuato un percorso che porti le parti sociali, con il supporto delle Istituzioni competenti, a individuare strumenti che offrano al settore una prospettiva di sostenibilità e – quindi – di sviluppo e valore nel medio lungo periodo”.

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