IL REPORT

Competenze digitali, McKinsey: “Gap si può colmare, puntare su talenti non tech”

Già oggi il 44% dei lavoratori nei ruoli tecnologici arriva da altri settori: soft skills più importanti di quelle hard, lacune tecniche possono essere superate con formazione

Pubblicato il 12 Set 2022

McKinsey digital skill gap

La corsa delle aziende ad aggiudicarsi i migliori talenti hi-tech si vince con il coraggio: è questo il messaggio del nuovo studio di McKinsey “Overcoming the fear factor in hiring tech talent . In un mercato del lavoro che si contende il capitale umano, le competenze digitali sono le più ricercate e tra le più scarse. La soluzione “coraggiosa” contro lo skill gap è assumere persone di talento anche dai settori non-hitechil 44% di lavoratori nei ruoli tecnologici arriva da precedenti ruoli non legati al settore, svela lo studio, e ha quindi dovuto padroneggiare una quota maggiore di nuove competenze.

Anzi, è comune che le persone che assumono ruoli tech per la prima volta espandano il proprio set di competenze del 50%. Per questo i datori di lavoro devono saper selezionare i candidati in base al loro potenziale, oltre che alla loro precedente esperienza. Si possono ricercare il tipo di mentalità e le soft skill richieste dal ruolo, mentre le competenze tecniche più specifiche verranno poi formate.

Il report, a cura del McKinsey Global Institute, offre una guida per individuare e coltivare i migliori talenti tecnologici.

I migliori talenti sanno superare la “skill distance”

McKinsey ha analizzato 4 milioni di percorsi professionali, raccolti online in modo anonimo, provenienti da 4 Paesi (Germania, Uk, Stati Uniti e India) e da circa 280mila professionisti del settore tech. Dal set di dati emerge come il 90% delle professioni tech analizzate offre salari superiori alla media nel corso della vita. Inoltre, se in media i lavoratori di tutte le professioni cambiano ruolo ogni 3,2 anni, i professionisti tech si spostano quasi il 20% in più, ogni 2,7 anni.

McKinsey ha inoltre analizzato milioni di annunci di lavoro online, per quantificare la “skill distance” associata a specifici cambiamenti professionali (la quota di competenze nuove o non sovrapponibili associate al nuovo lavoro). L’entità di questo differenziale riflette l’opportunità di acquisire o utilizzare competenze aggiuntive quando si assume un nuovo ruolo. Nel caso delle persone che iniziano il proprio percorso professionale nel settore tech, la skill distance supera il 27% a ogni cambio di ruolo.

Il coraggio ripaga anche i professionisti

Scelte coraggiose e frequenti cambiamenti permettono ai neoassunti del settore tech di aumentare i propri guadagni. Quasi due terzi dei guadagni registrati nel corso della vita possono essere attribuiti alla loro esperienza professionale, ovvero alle competenze apprese sul lavoro. Questi lavoratori si sono spostati con una skill distance media del 53%, nettamente superiore alla norma per i professionisti che iniziano la propria carriera già nel settore tech.

Ciò indica che i lavoratori disposti a uscire dalla propria comfort zone sono spesso in grado di sviluppare e applicare un numero maggiore di nuove competenze tecniche rispetto a quanto gli Hr manager si aspetterebbero. Nel periodo analizzato da McKinsey, questi neoassunti hanno visto crescere i propri stipendi in media del 5,3% all’anno, superiore al 2,3-2,6% annuo di chi ha iniziato la propria carriera professionale lavorando nel settore tech.

Come affrontare il gap nelle competenze digitali

L’87% dei top manager globali sentiti da McKinsey ha detto che la propria azienda non era preparata ad affrontare il gap nelle competenze digitali già prima della pandemia. La pandemia ha ulteriormente trasformato il mercato del lavoro, con la diffusione dello smart working, e aumentato l’urgenza di integrare digital skill in azienda perché l’economia e la società si sono ulteriormente digitalizzati.

Le competenze che le aziende citano come le più ricercate sono la programmazione software, il data management, la progettazione delle piattaforme, l’automazione basata sugli analytics, la progettazione della customer experience e la cybersecurity.

Gli strumenti digitali, comprese le opzioni gamificate per i test pre-assunzione, possono aiutare le aziende a scovare i talenti col potenziale più alto. I datori di lavoro possono anche utilizzare i dati sui fattori che predicono il successo.

Non trascurare i talenti interni: formazione e carriera

Oltre al coraggio nelle assunzioni e all’uso degli strumenti digitali in fase di valutazione e assunzione, McKinsey suggerisce alle aziende di non trascurare i dipendenti che hanno le potenzialità per un salto di qualità e curare al massimo la loro formazione.

Le persone che vogliono reinventarsi spesso devono andare in un nuovo ambiente di lavoro per poterlo fare e un’azienda dovrebbe cercare di evitare questa emorragia delle risorse migliori.  Rispetto a coloro che già ricoprono ruoli tech, i lavoratori con un background non tech hanno quasi il 30% di probabilità in più di lasciare il loro attuale datore di lavoro per diventare system software developer. Investire in opportunità di apprendimento e sviluppo per le proprie persone può convenire alle imprese molto più che cercare i talenti esterni. Anche la mobilità interna con cui i dipendenti aggiungono nuove competenze e crescono mantiene intatto l’entusiasmo e argina il fenomeno dell’attrition.

Data la mobilità dei lavoratori del settore tecnologico i datori di lavoro devono valutare la totalità di ciò che offrono ai dipendenti e una delle componenti più importanti è l’opportunità di imparare. Approfondire ed espandere le competenze digitali dell’intera forza lavoro si traduce in produttività, innovazione e fidelizzazione.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Video & Podcast
Analisi
Social
Iniziative
Podcast
Centro Servizi Territoriali: uno strumento per accompagnare gli enti nell’attuazione della politica di coesione. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
Podcast
EU Stories, il podcast | Politiche di coesione e comunicazione: una sinergia per il futuro
Opinioni
La comunicazione dei fondi europei da obbligo ad opportunità
eBook
L'analisi della S3 in Italia
Norme UE
European Accessibility Act: passi avanti verso un’Europa inclusiva
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Podcast
Centro Servizi Territoriali: uno strumento per accompagnare gli enti nell’attuazione della politica di coesione. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
Podcast
EU Stories, il podcast | Politiche di coesione e comunicazione: una sinergia per il futuro
Opinioni
La comunicazione dei fondi europei da obbligo ad opportunità
eBook
L'analisi della S3 in Italia
Norme UE
European Accessibility Act: passi avanti verso un’Europa inclusiva
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati