L’INTERVENTO

Competenze digitali, Dal Checco: “Piano Mattei opportunità per scambio e crescita”



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Secondo il presidente di Anitec-Assinform l’Africa rappresenta un’occasione strategica: “Valorizzare i percorsi formativi può da un lato creare le competenze che non si trovano nel nostro Paese e dall’altro lasciare in loco quelle skill utili a costruire percorsi di integrazione e presenza industriale in una delle aree di maggior crescita nel mondo”

Pubblicato il 26 ago 2024



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“Valorizzare i percorsi formativi nei paesi africani può, da un lato, creare le competenze che non si trovano nel nostro Paese, dall’altro, lasciare in loco quelle skills utili a costruire percorsi di integrazione e presenza industriale in una delle aree di maggior crescita nel mondo”. Lo ha detto Massimo Dal Checco, presidente di Anitec-Assinform, nel suo intervento al 45esimo Meeting di Rimini, al panel “Formazione Lavoro: la via per far incontrare domande e offerta di manodopera straniera”, organizzato da Avsi e Compagnia delle Opere.

Un’opportunità strategica

L’Africa quindi, secondo il presidente di Anitec-Assinform, è un’opportunità strategica, in linea con gli obiettivi del Piano Mattei, soprattutto se si considera il divario digitale ancora esistente nel continente, dove solo il 22% della popolazione ha accesso a Internet, rispetto all’80% dell’Europa. “Questo – sostiene – rappresenta un enorme potenziale per le aziende del settore digitale, pronte a contribuire allo sviluppo del Continente in collaborazione con le istituzioni internazionali e la Cooperazione Internazionale italiana”.

Per questo, secondo la vision di Dal Checco, sarà fondamentale rafforzare il ruolo della formazione come componente essenziale in tutti i progetti di investimento in Africa, per fare in modo che l’Italia possa diventare un partner strategico per i paesi africani, facendo leva su un accompagnamento istituzionale strutturato.

La mancanza di competenze

La mancanza di figure specializzate da impiegare nei processi produttivi sta diventando un ostacolo alla crescita e all’innovazione delle imprese“, afferma ancora Dal Checco, sottolineando come il legame tra formazione e lavoro rappresenti una priorità crescente per le imprese italiane, che richiedono sempre più interventi mirati a soddisfare le necessità occupazionali.

Il ruolo della digital transformation

“La trasformazione digitale – prosegue – è uno dei principali fattori che spinge la domanda di competenze specialistiche, in particolare nell’ambito Ict. Nonostante nel 2023 siano state aperte oltre 200mila posizioni per professionisti del settore, solo 40mila di queste sono state coperte. Questo gap evidenzia la necessità di rafforzare le competenze digitali, non solo tra gli specialisti, ma anche in tutte le funzioni aziendali”.

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