L'INTERVENTO

Competenze digitali, Gangi: “Imprese riscoprano il loro ruolo sociale”

La direttrice Human Resources di WindTre, azienda guidata da Jeffrey Hedberg: “Il Pnrr dedica ampio spazio all’investimento su questo fronte. Cruciale l’impegno delle aziende. Priorità al superamento del gender gap”

Pubblicato il 22 Set 2021

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“Il Pnrr dedica ampio spazio all’investimento sulle competenze digitali ed è importante che anche le aziende italiane si impegnino per contribuire al superamento dello ‘skill gap’, riscoprendo il loro ruolo sociale accanto a quello di motore dell’economia”.

Lo ha affermato Rossella Gangi, Direttrice Human Resources di WindTre, azienda guidata da Jeffrey Hedberg, all’evento ‘Riforma Italia – Quale sarà il futuro del nostro Paese?’, organizzato da EY e Luiss Business School. Un’occasione di confronto con un parterre di rilievo, composto da rappresentanti del mondo istituzionale, accademico, industriale e imprenditoriale, per analizzare l’impatto delle riforme previste dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza sul sistema economico e sociale italiano.

“In questa direzione, ha spiegato la manager, WindTre ha avviato, già dallo scorso anno, DFactor, un programma di sviluppo delle competenze digitali per tutti i suoi dipendenti, personalizzato sui bisogni formativi individuali relativi a skill tecniche e soft. La nostra azienda ha affrontato anche un’altra importante sfida, quella del reskilling, con iniziative volte a riqualificare il personale verso le professioni del futuro. Uno strumento estremamente importante a sostegno dei piani di reskilling e upskilling – ha aggiunto Gangi– è rappresentato dal Fondo Nuove Competenze, esempio virtuoso del patto di responsabilità tra aziende, istituzioni e parti sociali, che auspico possa divenire una misura strutturale”.

La manager ha ricordato, inoltre, il forte legame tra il ritardo nello sviluppo delle competenze digitali in Italia e il divario di genere. “Il tema della gender parity è centrale per WindTre, che ha tra i propri valori fondanti proprio l’inclusione. Per questo, ha concluso Rossella Gangi, abbiamo inserito il raggiungimento degli obiettivi di parità di genere tra i criteri per l’incentivazione manageriale”.

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