Nell’era dell’Industria 4.0 e della digital transformation che sta interessando tutti i comparti produttivi il tema di come formare, fin dai banchi di scuola, lavoratori in grado di rispondere alle esigenze delle aziende torna ad occupare il dibattito pubblico.
C’è sempre più bisogno di nuove figure professionali per affrontare i cambiamenti derivati dalla “quarta rivoluzione industriale” e la formazione svolge una funzione strategica per rispondere alla richiesta di elevati livelli di competenze ricercati dalla smart industry.
In questo contesto Wind Tre mette a disposizione know how e tecnologia per promuovere la diffusione delle competenze digitali. Un interesse e un impegno testimoniati da numerosi progetti aziendali e già ribaditi in diverse occasioni dall’amministratore delegato Jeffrey Hedberg, secondo il quale “qualsiasi trasformazione digitale di successo richiede tre semplici, ma fondamentali ‘enablers’: persone, partnership e innovazione. Wind Tre sta lavorando su tutti e tre questi aspetti, anche attraverso programmi di Open Innovation che valorizzano le competenze interne e la collaborazione con startup, acceleratori d’impresa, scuole e Università”.
In occasione del dell’evento “Scuola digitale: il valore delle competenze. Making change happen” che si è tenuto presso la sede di Unindustria Rieti, Riccardo Bruno, Innovation & Market Development di Wind Tre, ha fatto il punto sugli impegni dell’operatore. soffermandosi sul ruolo e sull’esperienza di un operatore di tlc come Wind Tre nel promuovere la diffusione delle competenze digitali: “Siamo impegnati in numerosi progetti per lo sviluppo delle skill tecnologiche necessarie all’innovazione nelle aziende – ha spiegato Bruno – e a supportare l’evoluzione dei modelli didattici per gli studenti che affronteranno il mondo del lavoro, che è in continuo cambiamento”.
“Wind Tre adotta una scuola” è, ad esempio, un progetto in collaborazione con Fondazione Sodalitas volto a favorire il passaggio degli studenti dalla scuola al mondo del lavoro, attraverso un percorso formativo e professionale di 7 mesi. Il programma, in particolare, è dedicato ai giovani dalla quarta alla quinta superiore, per aiutarli a sviluppare le competenze utili nel mondo del lavoro. Nel corso dell’edizione 2017/18, i professionisti di Wind Tre, a Milano, Roma e Napoli, hanno dedicato complessivamente, in qualità di “mentori”, oltre 100 ore in ognuno degli istituti scolastici coinvolti, tra formazione, incontri e confronti sui temi di più stretta attualità in ambito professionale.
Per quanto riguarda i nuovi modelli didattici, Wind Tre collabora anche con Ashoka, uno dei principali network internazionali di imprenditori sociali, per la prima mappatura dell’innovazione nelle scuole italiane dal punto di vista formativo, didattico e sociale, con l’obiettivo di coinvolgere gli istituti selezionati in una community che incoraggi gli studenti all’empatia, al lavoro di gruppo, alla leadership e alla creatività, elementi molto importanti per il futuro delle nuove generazioni.
Dedicata ai giovani laureandi o neolaureati è “OnStage”, l’internship program lanciato a maggio 2017 per investire sulle fasce di età più young, combinando l’innovazione con le nuove generazioni. Si tratta, infatti, di un innovativo percorso di internship della durata di 6 mesi che, oltre al tradizionale project work, offre 6 incontri formativi dedicati alla crescita personale e professionale dei tirocinanti tra cui, ad esempio, come affrontare un elevator pitch, una giornata presso un acceleratore di startup e una esperienza di volontariato. Inoltre, gli stagiaire sono parte di un gruppo la “OnStage” Community momento di incontro e aggregazione che consente loro di condividere idee ed esperienze, collaborare e imparare l’importanza del networking. Gli stage sono in tutte le principali aree aziendali e coinvolgono giovani dai brillanti risultati accademici, provenienti dalle migliori università italiane. Il progetto ha l’obiettivo di avvicinare l’istruzione all’ambiente professionale, oltre a fornire alla didattica nuovi contenuti per formare le competenze necessarie nel prossimo futuro. Con “OnStage”, Wind Tre intende aiutare i giovani, insegnando loro come fare forza sui propri valori e sulle proprie caratteristiche distintive, valorizzando enthusiasm, adaptability e agile thinking.
E l’impegno continua anche sul fronte della nuova imprenditorialità: “Wind Tre Business Factor”, la piattaforma web per lo sviluppo della cultura d’impresa e per l’innovazione, che aiuta gli aspiranti imprenditori a trasformare le proprie idee di business in attività concrete. Alle imprese innovative è dedicata anche la partnership di Wind Tre con Luiss EnlabsS, uno dei principali acceleratori d’Europa per la crescita delle startup. L’iniziativa rappresenta il primo esempio italiano di collaborazione tra venture capital, università e azienda.
Allo sviluppo della cultura dell’innovazione è dedicato anche “Wind Tre Factory”, il programma interno che si pone la sfida di portare in azienda la mentalità e i metodi di lavoro delle startup. “Wind Tre Factory”, infatti, permette ai giovani dipendenti di maggior talento, provenienti da diverse aree aziendali, di lavorare su progetti strategici per sviluppare le idee più brillanti e futuribili, attraverso un’organizzazione in team con competenze trasversali, in grado di operare autonomamente. “Wind Tre Factory” valorizza la freschezza dei dipendenti più giovani e meritevoli, oltre a premiare i talenti e l’imprenditorialità, lavorando su temi come la convergenza, l’IoT, la relazione con il cliente e la competizione di mercato.
Wind Tre contribuisce all’educazione digitale e alla diffusione delle skill tecnologiche anche attraverso la diffusione di reti ultrabroadband, che permettono l’implementazione di strumenti innovativi nei processi di apprendimento e l’informatizzazione della scuola. L’azienda, infatti, sta lavorando a un progetto di co-innovation, con imprese, enti pubblici e università, per la sperimentazione dei servizi di quinta generazione nelle città di Prato e L’Aquila, che permetterà la realizzazione di città smart, in cui il 5G aiuterà a creare e a diffondere nuove soluzioni in grado di migliorare la qualità della vita, anche nel campo dell’istruzione e della didattica. Il modello della Smart City, reso possibile dalla tecnologia 5G, apre sbocchi a servizi formativi e divulgativi sfruttando le reti ultrabroadband, ad esempio attraverso la realtà aumentata in musei e siti di interesse storico.
Riccardo Bruno si è soffermato sull’importanza delle partnership per cogliere le eccellenze e sulla valorizzazione del territorio per aiutare, ad esempio, con la sperimentazione 5G, la crescita economica di una città come L’Aquila, impattata dal terremoto.
Wind Tre Business ha, nel 2017, effettuato anche roadshow dal Nord al Sud dell’Italia per diffondere la cultura dell’innovazione e incontrare le aziende affinché possano cogliere appieno le immense opportunità offerte dal digitale.