Per il secondo anno consecutivo Amazon assegnerà la borsa di studio “Amazon Women in Innovation”, creata per aiutare le giovani donne provenienti da contesti meno avvantaggiati a soddisfare, tramite lo studio delle materie Stem (Science, Technology, Engineering and Mathematics) la propria ambizione di lavorare nell’innovazione e nella tecnologia. Amazon supporterà borse di studio nelle università delle città in cui si trovano il proprio Centro di Sviluppo, gli Uffici Corporate e Centri di Distribuzione, ovvero Torino, Milano e Roma: tutto questo grazie anche al supporto del Politecnico di Torino, del Politecnico di Milano e, da quest’anno, anche dell’Università di Roma Tor Vergata. Tutte le borse di studio saranno offerte per l’anno accademico 2019/2020. Il progetto fa parte del programma Amazon in the Community, che vuole aiutare i giovani ad avere successo nell’economia digitale in tutta Italia e nel mondo.
Come funziona la borsa di studio
Amazon Women in Innovation offrirà quindi un finanziamento di 6 mila euro all’anno, per tre anni, a tre studentesse: una che intenda conseguire una laurea in Ingegneria Matematica o Informatica presso il Politecnico di Milano, un’altra iscritta al corso di laurea in Ingegneria Informatica presso il Politecnico di Torino e una terza impegnata presso la facoltà di Ingegneria Informatica o di Ingegneria di Internet dell’Università di Roma Tor Vergata. Le università sceglieranno le vincitrici in base a specifici parametri di merito e di reddito, come specificato nel bando di gara.
Oltre a supportare economicamente le studentesse per tre anni, Amazon metterà a disposizione un mentore per aiutare a sviluppare competenze utili per il lavoro futuro, come, ad esempio, le tecniche per creare un curriculum efficace o affrontare un colloquio di lavoro in Amazon o in altre aziende.
Il contributo degli atenei italiani
“Con queste borse di studio stiamo cercando di fare la differenza per molte giovani donne che un giorno diventeranno leader nell’innovazione”, dichiara in una nota Mariangela Marseglia, Country Manager di Amazon in Italia e in Spagna. “Le borse di studio assegnate lo scorso anno hanno ora i volti di Rania e Beatrice, due studentesse giovani e motivate che si stanno dedicando alle materie di cui sono appassionate e che ora mirano a raggiungere obiettivi ancora più ambiziosi. È bello vedere l’impatto che il nostro programma sta avendo sulla loro vita quotidiana e non vediamo l’ora di incontrare le prossime vincitrici”.
“Il Politecnico di Milano accoglie con grande interesse l’iniziativa di Amazon e incentiva la collaborazione con le aziende a sostegno delle ragazze che si applicano, con successo, nelle materie Stem”, spiega Donatella Sciuto, Prorettrice del Politecnico di Milano. “Lo fa all’interno di un impegno pluriennale che l’ateneo si è dato, da qualche anno a questa parte, attraverso Pop- Pari Opportunità Politecniche, iniziativa volta a garantire un ambiente di lavoro e di studio aperto alla diversità e attento alla parità di genere. Una parità che, come riscontrato nel Bilancio di Genere recentemente pubblicato, va riconosciuta non solo durante gli anni di studio, ma anche e soprattutto nel momento in cui le ragazze entrano nel mondo del lavoro. Quello che chiediamo alle aziende è di proseguire questo impegno anche dopo la laurea e di valorizzare il merito come primo requisito d’ingresso e durante la crescita professionale”.
“Aderiamo anche quest’anno all’iniziativa Amazon Women in Innovation, che riconosce una borsa di studio a una studentessa nel percorso verso il suo futuro professionale. Come università, durante l’anno accademico realizziamo diverse attività volte a incrementare l’iscrizione delle ragazze nelle materie Stem e nel garantire che siano supportate nell’accesso alle discipline tecnologiche: questa iniziativa è un ulteriore segnale per i nostri studenti nell’ambito delle iniziative per le pari opportunità”, afferma Claudia De Giorgi,Vice Rettrice per la Qualità, il Welfare e le Pari Opportunità del Politecnico di Torino.
“Abbiamo aderito con entusiasmo a questa meritevole iniziativa”, commenta il Rettore dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata Giuseppe Novelli, “e siamo lieti di poter offrire alle nostre studentesse la possibilità di candidarsi per una borsa di studio Amazon Women in Innovation. In Italia, la percentuale di donne che occupano posizioni tecnico-scientifiche è tra le più basse dei Paesi Ocse: il 31,7% contro il 68,9% di uomini. Secondo stime recenti, solo il 5% delle 15enni italiane aspira a intraprendere professioni tecniche o scientifiche. Ma il nostro Paese offre anche moltissimi esempi di donne e scienziate che hanno saputo offrire contributi straordinari in questo settore: vogliamo contribuire a invertire le tendenze negative, e scovare, coltivare e valorizzare i talenti ovunque essi siano”.