FORMAZIONE

Festival delle scienze, Leonardo in campo per le discipline Stem

Sarà educational partner dell’iniziativa National Geographic. Il presidente Gianni De Gennaro: “Impegnati per la diffusione della cultura scientifica tra le nuove generazioni per affrontare le sfide del terzo millennio. Focus sullo spazio con Amalia Ercoli Finzi (Polimi)

Pubblicato il 12 Apr 2018

scienza

Si terrà a Roma dal 16 al 22 aprile il National geographic festival delle scienze, appuntamento che riunirà innovatori, scienziati, filosofi, giornalisti, ricercatori e artisti. educational partner per i laboratori e le aree scientifiche dedicate ai giovani e ai giovanissimi sarà Leonardo, con i visitatori che potranno gratuitamente partecipare ai laboratori e alle attività nelle aree didattiche, con approfondimenti sul tema centrale della manifestazione: “le cause delle cose, quell’intricata rete di relazioni causa-effetto che domina qualsiasi attività umana”.

“L’iniziativa – sottolinea Gianni De Gennaro, presidente di Leonardo – testimonia l’impegno di Leonardo alla formazione di una cultura scientifica tra le nuove generazioni attraverso il consolidamento della ‘cittadinanza scientifica’ come elemento fondamentale per affrontare le sfide del terzo millennio. Leonardo – aggiunge De Gennaro – persegue l’obiettivo attraverso il sostegno alla divulgazione delle discipline Stem (Science, Technology, Engineering, Mathematics), contribuendo così al raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (Sustainable Development Goals, SDGs) definiti dall’Onu nell’Agenda 2030 e rivolti alla promozione di un’istruzione di qualità, al supporto all’innovazione e a un’industrializzazione responsabile e sostenibile”.

L’impegno di Leonardo in questa direzione, si legge in una nota della società, si è recentemente concretizzato nell’apertura dell’i.Lab Matematica, in partnership con il Museo della Scienza e della Tecnologia di Milano, e nella partecipazione ai laboratori didattici della mostra Gravity. Immaginare l’Universo dopo Einstein, allestita al Maxxi, il Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo di Roma.

Saranno illustrate, ad esempio, teorie sull’origine dei terremoti, attraverso una postazione di stazione sismica e sulle onde gravitazionali, grazie all’uso di un interferometro e di un “tappeto” gravitazionale. Ancora teorie sulle previsioni meteorologiche e di eventi estremi, con un laboratorio dedicato allo studio della materia, insieme a molte altre attività sempre relative al rapporto causa-effetto. L’obiettivo è di avvicinare giovani e giovanissimi per stimolarne la curiosità, coinvolgendoli ed offrendo l’opportunità di un contatto diretto con il mondo della ricerca e delle tecnologie.

Leonardo, inoltre, metterà a disposizione del Festival il proprio know-how di realtà internazionale in possesso di tecnologie avanzate, costantemente impegnata in progetti di ricerca e innovazione. Alla manifestazione, inoltre, prenderà parte la professoressa Amalia Ercoli Finzi, del Politecnico di Milano che, con Marco Molina, Cto della linea di business Spazio della Divisione Sistemi Avionici e Spaziali, il 20 aprile incontrerà gli studenti, confrontandosi anche con i giovanissimi ospiti del laboratorio Pinguini su Marte. Sarà l’occasione per raccontare le esperienze di ricerca nell’ambito delle maggiori missioni spaziali internazionali, con un focus sulla “conquista” di Marte, con ExoMars, e sulle tecnologie per catturare le elusive onde gravitazionali, una delle maggiori sfide dell’astrofisica dei nostri tempi.

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