Un miliardo di euro per le competenze digitali e green. Il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Andrea Orlando ha firmato il decreto che regola il Fondo Nuove Competenze, il programma guida per la formazione dei lavoratori occupati nell’ambito del Piano Nazionale Nuove Competenze, orientandolo al sostegno delle transizioni digitali ed ecologiche.
“Si tratta di un obiettivo per il quale abbiamo lavorato a lungo in questi mesi – sottolinea il ministro Orlando – attraverso un percorso di dialogo con le parti sociali, che rappresenta uno strumento importante per affrontare le sfide delle transizioni gemelle, quella digitale ed ecologica, con un investimento sulle competenze e sul loro aggiornamento, per difendere i posti di lavoro e far crescere la produttività delle aziende“.
A febbraio scorso Orlando aveva firmato un decreto che stanziava, per il Fondo, 600 milioni.
Cosa finanzia il Fondo
Il Fondo copre i costi del 100% dei contributi assistenziali e previdenziali (al netto degli eventuali sgravi contributivi fruibili nel mese di approvazione dell’istanza di accesso al Fondo) e del 60% della retribuzione oraria delle ore destinate alla formazione. È prevista una premialità per chi intraprende percorsi di riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario: in caso di accordi che prevedano, oltre alla rimodulazione dell’orario finalizzata a percorsi formativi, anche una strutturale riduzione dell’orario di lavoro a parità di retribuzione complessiva, la quota di retribuzione finanziata dal fondo sarà pari al 100%.
Cosa prevede il decreto
Si punta all’orientamento della formazione alla creazione di competenze digitali e green al fine di orientare selettivamente le risorse pubbliche al conseguimento dei risultati attesi del Pnrr. Il quadro di riferimento per le competenze digitali sarà il DgComp (il quadro di riferimento europeo sulle competenze digitali) mentre per le competenze utili alla transizione ecologica si fa riferimento alla classificazione Esco.
Previsto anche il rafforzamento della qualità ed efficacia dei programmi formativi. I fondi interprofessionali costituiranno il canale di accesso privilegiato al Fondo Nuove Competenze. Per i datori di lavoro che non hanno fondi interprofessionali la formazione dovrà essere erogata da enti accreditati a livello nazionale o regionale. Non potrà essere soggetto erogatore della formazione la medesima impresa che ha presentato istanza di accesso al Fondo.
Il ruolo di Anpal
Anpal, l’Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro sarà responsabile della gestione della misura e pubblicherà nel mese di ottobre l’avviso che consentirà alle aziende di candidare i loro progetti.
Il Decreto è in attesa di essere firmato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze.
Cos’è ì il Fondo Nuove competenze
Il Fondo nuove competenze è un fondo pubblico cofinanziato dal Fondo sociale europeo, nato per contrastare gli effetti economici dell’epidemia Covid-19. Permette alle imprese di adeguare le competenze dei lavoratori, destinando parte dell’orario alla formazione. Le ore di stipendio del personale in formazione sono a carico del fondo, grazie ai contributi dello Stato e del Fse – Pon Spao, gestito da Anpal.