SAFER INTERNET DAY

I ragazzi italiani “incollati” a Internet, l’allarme del Moige: “Il tempo online è aumentato del 67%”

L’emergenza pandemica spinge il picco di utilizzo di smartphone, pc e tablet fra gli under18, secondo il report realizzato dall’Istituto Piepoli. Punte del +76% nelle isole. Via alla campagna sul cyber-bullismo

Pubblicato il 04 Feb 2022

Screenshot (20)

In pandemia è aumentato del 67% il tempo trascorso online dai ragazzi italiani. E senza contare la Dad. Lo rivela l’indagine realizzata dall’Istituto Piepoli e illustrata dal Moige (il Movimento italiano genitori) nel corso della presentazione del progetto “Giovani Ambasciatori per la cittadinanza digitale contro bullismo e cyber risk” promosso in collaborazione con Polizia di Stato, “Un nodo blu” del Miur, Anci e realizzato con il contributo di Enel Italia, Vodafone Italia, Trend Micro Italia e Nexi.

Lo scenario italiano

La situazione non è omogenea, sul territorio italiano. L’aumento del tempo trascorso online dai minori italiani sale al 71% nel Nord est e al centro per toccare quota 74% al sud e 76% nelle isole.

Un dato che ha fatto riscontrare “effetti negativi” all’87% dei genitori: il 52% di loro ha segnalato la perdita del contatto fisico con gli altri. A livello territoriale i giovani delle isole hanno maggiormente risentito dell’aumento di utilizzo di device, addirittura il 94% degli intervistati ne ha riscontrato gli effetti negativi. Il 77%, però, riconosce che l’uso dei device ha compensato la mancanza di relazioni aiutando i figli ad affrontare la chiusura forzata e mantenere così delle relazioni sociali.

La campagna contro il cyberbullismo

La campagna sul cyberbullismo ed altri pericoli del web ha coinvolto finora 587.500 genitori, 325.000 studenti e 11.500 docenti sulle tematiche del bullismo e della sicurezza web. Inoltre, è stata creata una rete nazionale di oltre 1.200 scuole e 5.500 “Giovani ambasciatori”, ragazzi scelti dai docenti per le loro particolari attitudini e sensibilità e formati per “formare” i loro coetanei.

L’iniziativa, quest’anno, coinvolgerà ulteriori 250 scuole primarie e secondarie di I e II grado in circa 200 comuni di tutta Italia, 62.500 studenti, 1.250 Giovani Ambasciatori, 1.250 docenti formati tramite piattaforma online e incontri a scuola e 125.000 genitori degli studenti informati attraverso il materiale didattico dedicato, con l’obiettivo, si legge in una nota, “di diffondere una cultura digitale soffermandosi sull’importanza di un corretto utilizzo dei social, della rete oltre che sui rischi connessi a un uso improprio delle nuove tecnologie e promuovere tra i minori una maggiore consapevolezza dei cyber risk”.

Più digital skill e guerra alle fake news

Si punta a supportare i ragazzi nell’acquisizione di competenze per una gestione costruttiva dei conflitti interpersonali, fornire alle famiglie una formazione digitale consapevole per fronteggiare i pericoli della rete con più consapevolezza e responsabilità, contrastare il fenomeno delle fake news divulgando gli strumenti per l’individuazione delle corrette fonti informative e informare l’opinione pubblica per contrastare la trasmissione, anche involontaria, di comportamenti devianti ai minori.

I 250 plessi scolastici riceveranno kit didattici e formazione su spazio web con contenuti redatti dalla task di psicologi e pedagogisti esperti del Moige. Attivo anche un numero whatsapp 393 300 90 90 ed un numero verde 800 93 70 70. Gli studenti saranno protagonisti in prima linea per promuovere l’uso corretto del web.

Il ruolo dei “Giovani ambasciatori”

Il docente referente del progetto sceglierà 5 o più allievi che, dopo essersi formati sulla piattaforma diventeranno “Giovani Ambasciatori” per trasmettere le loro conoscenze ai loro coetanei attraverso la peer to peer education. Inoltre, la Task Force di esperti del Centro mobile di prevenzione del Moige, se consentito dalla normativa anti Covid 19, raggiungerà in piena sicurezza alcune delle scuole per realizzare, la mattina, incontri con gli studenti in classe, coadiuvati dal docente referente del progetto, per creare momenti analisi e riflessione sull’uso corretto dei device e dei social network. Il pomeriggio, invece, incontri di formazione con i genitori e i docenti.

Ad integrare l’offerta, a disposizione delle scuole anche il Centro mobile digitale, una piattaforma con contenuti realizzati dagli esperti del settore che possono essere attivi e raggiungibili in qualsiasi momento.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Articoli correlati