Prenderà il via a metà novembre la “Manufacturing Academy”, il nuovo progetto formativo di Comau, ComoNExT – Innovation Hub e Umana, rivolto a diplomati – anche con diploma di qualifica – e laureati inoccupati o disoccupati, con l’obiettivo di colmare la distanza tra il mondo delle imprese in cerca di competenze 4.0 e i profili professionali presenti sul mercato che non sono in grado di soddisfare quelle richieste.
L’iniziativa, si legge in una nota, è frutto di una co-progettazione di tre partner qualificati: Comau, società di Stellantis specializzata nello sviluppo di sistemi e prodotti avanzati per l’automazione, oltre a mettere a disposizione la metodologia, fornirà le isole robotiche sulle quali i corsisti potranno apprendere attraverso esercitazioni pratiche; ComoNExT – Innovation Hub, oltre alle docenze, alle competenze presenti nel proprio hub e alla propria rete di imprese innovative, metterà a disposizione gli spazi di svolgimento dei corsi: aule, ma soprattutto laboratori attrezzati; Umana, agenzia per il lavoro presente in tutto il territorio nazionale, si occuperà in particolare del recruiting degli iscritti e del loro inserimento nel mondo del lavoro.
Com’è strutturato il programma Manufacturing Academy
Il primo corso di “Programmatori di sistemi automatizzati 4.0” partirà il 15 novembre e terminerà il 14 gennaio: sei moduli distribuiti in otto settimane full time, per un totale di 240 ore (120 in aula e 120 in laboratorio) presso la sede di ComoNExT a Lomazzo (Co). A chiusura del corso ai partecipanti verrà rilasciato il Certificato Comau che attesta lo svolgimento del corso e il superamento dell’esame finale.
Il primo modulo sarà focalizzato sul ruolo del Programmatore 4.0 e sulle soft skill 4.0; il secondo sull’uso e la programmazione di robot industriali. La parte successiva, declinata in tre fasi, entrerà invece nel vivo delle specific hard skill, in particolare di Programmazione Python, Fieldbus e Programmazione Plc. Infine, nel sesto e ultimo modulo gli studenti integreranno ulteriormente la parte pratica del laboratorio, per poi svolgere l’esame teorico-pratico finale.
All’interno delle aree messe a disposizione da ComoNExT, accanto al già presente Dimostratore di Fabbrica 4.0 dedicato all’automazione di un fine linea, è in fase di allestimento un ulteriore laboratorio con cinque isole didattiche e.DO, robot open-source interattivi e flessibili, progettati per stimolare l’apprendimento degli studenti. Saranno inoltre messi a disposizione: un’isola didattica con Robot Collaborativo Racer 5, quattro stazioni dimostrative (meccaniche ed elettriche) ed un esoscheletro Mate.
L’impostazione del percorso è esperienziale si fonda su una continua alternanza tra momenti teorici in aula e di applicazione pratica, con un percorso didattico innovativo che permette di stimolare la curiosità dei partecipanti, di facilitare un approccio pragmatico allo studio della tecnologia e della robotica e di sviluppare la capacità di collegare l’apprendimento disciplinare alla realtà del mondo del lavoro. La Manufacturing Academy vuole essere, infatti, un progetto che arricchisce la formazione tecnico-scientifica e valorizza le competenze per facilitarne l’inserimento nel mondo del lavoro e per soddisfare la domanda sempre più crescente di figure altamente specializzate, in particolare quelle manifatturiere.
La Academy, in questa prima fase, è rivolta a diplomati o laureati inoccupati o disoccupati che possono iscriversi gratuitamente ai corsi. Successivamente il progetto si estenderà anche a dipendenti o professionisti che cercano percorsi di aggiornamento professionale continuo.
Cresce l’adesione al “P-Tech Esperti Digitali” di Ibm
Sempre sul fronte della creazione delle nuove competenze, si estende il programma “P-Tech Esperti Digitali”, avviato da Ibm in Italia a novembre 2019 in collaborazione con partner pubblici e privati. Con l’adesione di quattro scuole superiori di Rieti, salgono così a 530 gli studenti che, tra Taranto e il capoluogo laziale, affronteranno il primo, secondo e terzo anno del percorso formativo.
L’obiettivo di questo modello formativo, in linea con le priorità e i piani del Ministero dell’Istruzione, è quello di creare un legame più stretto tra la scuola secondaria, l’università e l’ecosistema industriale per promuovere le nuove competenze professionali richieste oggi dal mercato.
Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza ha riconosciuto la necessità di migliorare l’istruzione e l’aggiornamento delle competenze, sviluppando un nuovo paradigma intorno alle competenze Stem che miri a superare i preconcetti e i pregiudizi sociali creando una mentalità scientifica per migliorare le prospettive di vita professionale e di carriera.
Il programma P-Tech è presente in 28 paesi del mondo e queste nuove scuole di Rieti contribuiscono all’impegno recentemente annunciato da Ibm di contribuire a formare, a livello globale, 30 milioni di persone entro il 2030.
I nuovi attori del progetto, in linea con l’esigenza di una formazione sinergica tra pubblico e privati, sono l’Università Sapienza, l’Assessorato alla Formazione e al Lavoro della Regione Lazio, la Confindustria di Rieti e Sistemi Informativi che si uniscono il Politecnico di Bari, all’Assessorato alla Formazione e al Lavoro della Regione Puglia, Intesa Sanpaolo, Enel, alle aziende del Gruppo Angel, all’Associazione dell’Ordine degli Ingegneri di Taranto e la Confindustria Taranto, che hanno partecipato al programma fin dalla sua partenza in Italia.
Gli studenti potranno frequentare le lezioni in presenza e, se la situazione pandemica lo richiedesse, in remoto tramite videoconferenza, dato che il programma è stato strutturato fin dall’inizio per essere seguito in entrambe le modalità.
Alla fine dei primi tre anni di scuola superiore, gli studenti di P-Tech potranno continuare la loro formazione all’Università associata al progetto senza la necessità di fare i test d’ingresso e, inoltre, potranno sfruttare i crediti formativi con cui accelerare i tre anni accademici. L’obiettivo è la laurea in Ingegneria Informatica chiamata “P-Tech Digital Experts“.