FT EUROPEAN RANKING

Innovazione, la School of Management del Polimi al top delle scuole “tecniche” d’Europa

È quanto emerge dalla classifica 2019 elaborata dal Financial Times sulle 95 migliori school continentali. Perego: “Determinanti le competenze legate alla trasformazione digitale”

Pubblicato il 09 Dic 2019

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La School of Management del Politecnico di Milano è tra le prime tre scuole di business “tecniche” d’Europa: è quanto emerge dalla classifica del Financial Times sulle 95 migliori scuole di business europee, L’FT European Ranking 2019 valuta i migliori programmi di Mba, Executive Mba, master of science, corsi a catalogo e su commessa.

Per l’undicesimo anno in classifica, la School of Management del Politecnico di Milano regge bene il confronto con il resto d’Europa anche nella classifica generale, dove compare al 45esimo posto con cinque linee di prodotto. Si va dai “classici” Mba full time ed Executive Emba al Master of Science in Ingegneria gestionale, a un’ampia e innovativa offerta di programmi ad hoc per le imprese e per il mercato Open di manager e professionisti, con una marcata impronta tecnologica sia nei contenuti, sia nella forma: sempre più corsi infatti sono fruibili in distance learning grazie allo sviluppo di specifiche piattaforme informatiche che permettono di gestire la formazione in maniera flessibile e attenta alle esigenze dell’utente.

“Da anni abbiamo puntato sull’internazionalizzazione dei corsi e sulle competenze legate alla trasformazione digitale, che sarà la principale sfida per le nostre aziende, perché un buon manager dovrà essere un esperto nella gestione dell’innovazione”, commentano Alessandro Perego e Andrea Sianesi, rispettivamente Direttore del Dipartimento e Dean di Mip. “Il giudizio del Financial Times, che nuovamente ci inserisce tra le migliori scuole di management con una forte impronta tecnica e ingegneristica – proseguono -, è premiante non solo per noi, ma per gli studenti e per le imprese nostre clienti, che continuano ad apprezzare l’ampiezza e la qualità della nostra attività formativa. Tra i criteri di valutazione, infatti, rientrano le possibilità di carriera di chi esce dai nostri corsi, la buona opinione dei diplomati sui docenti e i prodotti e l’internazionalizzazione della Scuola, tutti aspetti che ci stanno particolarmente a cuore e su cui abbiamo costruito la nostra proposta”.

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