PROFESSIONI

Lavoro 4.0, nasce Confassociazioni Coaching per i professionisti del futuro

Il presidente Alessandro LoRusso: “Dobbiamo saper affrontare lo tsumani digitale. Formazione continua la chiave di volta”

Pubblicato il 09 Ago 2017

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“Non possiamo oggi ancora dettagliare esattamente come saranno i diversi lavori 4.0 ‘disruptive’ che incombono sempre più rapidamente. Quel che sappiamo è che la digitalizzazione 4.0 unita alla formazione continua e al coaching, può dare come risultato un miglior futuro per tutti”. Con queste parole Alessandro LoRusso, presidente della neonata Confassociazioni Coaching branch di Confassociazioni, spiega l’obiettivo della nuova realtà.

“Vogliamo allenare i tanti professionisti a individuare, e quindi a cogliere, le opportunità che il nuovo mercato del lavoro offre – spiega LoRusso – E’ chiaro che la rivoluzione digitale 4.0 in corso cambierà molte vecchie modalità di lavoro e di fare business e quindi molti lavori diverranno obsoleti come pure molti altri verranno creati ex novo o saranno radicalmente innovati. E’ allora ancor più chiaro che, per evitare di diventare rapidamente desueti, la formazione continua è diventata una concreta esigenza per tutti”.

“Confassociazioni prosegue senza sosta – ha affermato Angelo Deiana, presidente – nella sua attività di innovazione nelle logiche e nelle piattaforme di collaborazione e condivisione e non si ferma nemmeno ad agosto perché la velocità di cambiamento del Mondo 4.0 non va in vacanza. Dobbiamo provare a capire già da adesso alcuni degli orizzonti che si profilano nel mondo del lavoro, prima di essere travolti dallo tsunami digitale e perdere a causa delle macchine decine di migliaia di posti di lavoro”.

“Il lavoro più difficile – ha concluso LoRusso – sta nel riuscire a far incrociare i due fattori, rivoluzione digitale 4.0 e formazione continua, perché è in questo modo che si riescono non solo a cogliere proattivamente tutte le possibili opportunità che si nascondono dietro il cambiamento, ma anche a gestire nel migliore dei modi i diversi rischi connessi alla reticenza al cambiamento stesso. Sono convinto che in natura, e ancor più nei mercati, non esiste la stasi. Ci può essere lo sviluppo oppure il declino passivo che, però, non dà possibilità di ritorno. Il compito della nuova branch di Confassociazioni è proprio questo: mettere a sistema e a disposizione dei professionisti il bagaglio di competenze delle associazioni professionali di coaching confassociate nella branch. In questo modo, uniti, si può lavorare per un miglioramento professionale, personale e collettivo, si può puntare ad innovare il sistema governativo e il sistema Paese, in generale, in maniera semplice: con fatti concreti e iniziative mirate”.

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