Doppio riconoscimento per i talenti Stem italiani: concluse con la premiazione dei vincitori le Olimpiadi della Matematica 2021 organizzate dall’Unione Matematica Italiana, su incarico del Miur e sponsorizzate da Huawei. Mentre il 20 maggio si svolgerà la premiazione del “Progetto Nerd? (Non è roba per donne?)”, programma pro bono creato da Ibm in collaborazione con l’Università Sapienza, per sensibilizzare le ragazze tra i 15 e i 18 anni a intraprendere una carriera in ambito Stem. Entrambi i progetti puntano a sostenere lo sviluppo dei talenti in ambito Stem e a ridurre il divario digitale attraverso le soluzioni tecnologiche.
Olimpiadi della matematica: la premiazione
La premiazione dei vincitori delle Olimpiadi della matematica è avvenuta il 15 maggio alla presenza di Anna Brancaccio, dirigente Miur per gli Ordinamenti Scolastici e per la Valutazione del Sistema Nazionale di Istruzione, il presidente dell’Umi Piermarco Cannarsa e alcuni rappresentanti di Huawei. Le tre fasi di gara hanno avuto luogo tra il mese di marzo e il mese di aprile portando alla qualificazione dei 300 migliori concorrenti per la finale nazionale dello scorso 6 maggio. Quest’ultima è stata seguita da un’ulteriore settimana di gare a squadre composte da 7 studenti ciascuna.
I premi di Huawei
I primi due classificati sono stati premiati con un Huawei Matebook mentre il terzo classificato ha ricevuto un Huawei MatePad. La prima classificata nella competizione a squadre miste è stata premiata con dei Huawei Watch Fit mentre le componenti della squadra vincitrice della gara femminile hanno ricevuto le cuffie Huawei FreeBuds. Infine, medaglie d’oro, argento e bronzo sono state assegnate, in base alla rispettiva classificazione, a tutti quei partecipanti dei 300 qualificatisi per la finale nazionale che hanno ottenuto almeno 14 punti dei 42 in palio.
“Siamo molto contenti di far parte di questa manifestazione e di poter constatare la ricchezza di giovani talenti che il nostro Paese può vantare – dice Renato Lombardi, Head of Huawei Italy Research Center –. L’Italia è ancora molto indietro nel suo processo di digitalizzazione e ha senz’altro bisogno di risorse che nutrano una passione e un interesse forti per le materie Stem. Per questo è molto importante incoraggiare percorsi accademici in questi ambiti e rendere consapevoli studenti e studentesse delle numerose e significative opportunità di carriera che potrebbero perseguire dopo gli studi, ad esempio nel settore Ict”.
Il “Progetto Nerd?” di Ibm
Si svolgerà invece il 20 maggio la premiazione dei progetti vincitori della nona edizione del progetto “Nerd?” di Ibm che punta ad abbattere il gender gap tecnologico. Sono 5mila le studentesse italiane delle scuole superiori di tutta Italia che hanno partecipato all’edizione 2020/2021. Il programma pro bono, creato da Ibm in collaborazione con l’Università Sapienza, vuole sensibilizzare le ragazze tra i 15 e i 18 anni a intraprendere una carriera in ambito Stem.
Il progetto, si legge in una nota, “coglie la sfida promossa dagli obiettivi 4 e 5 dell’Agenda 2030 dell’Onu e rientra tra le buone pratiche di ciò che Ibm definisce Good Tech, cioè un impegno improntato alla responsabilità e alla trasparenza dell’agire economico così come all’inclusività degli individui e del loro talento”.
“Moralmente hanno vinto tutte le ragazze – dice Floriana Ferrara, promotrice dell’iniziativa e Csr Leader Ibm Italia -. In un periodo storico come quello che stiamo vivendo, hanno infatti trovato la concentrazione per impegnarsi in un percorso sconosciuto e lo hanno seguito con passione. Con il ‘Progetto Nerd?’ permettiamo alle studentesse italiane di concedersi il beneficio del dubbio per scoprire se sono dei talenti nel campo delle materie Stem, in particolare in informatica”.
Ragazze Stem alla prova chatbot
Quest’anno le giovani hanno imparato in maniera semplice, veloce e divertente a progettare e programmare una chatbot, sperimentando, sotto la supervisione di chi questo percorso l’ha già intrapreso, il “mestiere” dell’informatico. Organizzate in gruppi di 3-6, hanno sviluppato un assistente virtuale cognitivo su un tema che loro stesse hanno scelto, utilizzando i servizi di Ibm Watson su piattaforma Ibm Cloud. Una commissione congiunta Ibm-Università sta valutando i 500 progetti consegnati. Quelli più meritevoli, che si distinguono per innovazione e livello tecnico, vengono premiati con un workshop di tre giorni, del valore di 3.000 euro, presso le diverse sedi Ibm sul territorio nazionale. Durante il workshop le ragazze apprenderanno i fondamentali su temi quali design thinking, la cyber security, il cloud, l’intelligenza artificiale e il quantum computing.