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Confindustria, è ufficiale: a Labriola la delega al digitale



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L’Ad di Tim entra nella squadra di Orsini. A Marsiaj la space economy e a Di Stefano l’open innovation. Tripi special advisor per l’intelligenza artificiale

Pubblicato il 27 mag 2024



labriola

con la delega alla Transizione Digitale, l’Ad di TimPietro Labriola entra nella squadra al vertice di via dell’Astronomia che affianca il nuovo presidente di Confindustria, Emanuele Orsini.

Orsini è stato eletto per il 2024-2028 dall’assemblea che ha visto una partecipazione record pari al 98% degli aventi diritto al voto e un consenso dei votanti pari al 99,5%.

L’assemblea privata dei delegati, riunita nell’Auditorium della Tecnica di Viale dell’Astronomia, ha votato Emanuele Orsini quale 32mo Presidente di Confindustria per il quadriennio 2024-2028.
L’assemblea ha registrato una partecipazione record pari al 98% degli aventi diritto al voto e un consenso dei votanti pari al 99,5%.

Gli altri delegati

Gli altri cinque delegati, già nominati in occasione della presentazione della nuova squadra di vertice, sono: Giorgio Marsiaj (Space Economy), Riccardo Di Stefano (Education e Open Innovation), Leopoldo Destro (Trasporti, Logistica e Industria del Turismo) , Aurelio Regina (Energia), Mario Zanetti (Economia del Mare).

Completano il team di vertice i tre Special Advisor: Alberto Tripi (Intelligenza Artificiale), Antonio Gozzi (Autonomia Strategica Europea, Piano Mattei e Competitività), Gianfelice Rocca (Life Sciences).

La squadra di vicepresidenza

L’assemblea ha contestualmente votato la squadra di presidenza composta da dieci vice presidenti elettivi: Lucia Aleotti (Centro Studi), Angelo Camilli (Credito, Finanza e Fisco), Barbara Cimmino (Export e Attrazione degli investimenti), Francesco De Santis (Ricerca e Sviluppo), Maurizio Marchesini (Lavoro e Relazioni Industriali), Vincenzo Marinese (Organizzazione e Rapporti con i Territori e le Categorie), Natale Mazzuca (Politiche Strategiche per lo Sviluppo del Mezzogiorno), Marco Nocivelli (Politiche Industriali e Made in Italy), Stefan Pan (Unione europea e Rapporto con le Confindustrie europee), Lara Ponti (Transizione Ambientale e obiettivi Esg). Tre i vice Presidenti di diritto, Giovanni Baroni (Presidente Piccola Industria), Riccardo Di Stefano (Presidente Giovani Imprenditori) e Annalisa Sassi (Presidente del Consiglio delle Rappresentanze Regionali).

Maurizio Tarquini nuovo direttore generale

Maurizio Tarquini assume da oggi l’incarico di Direttore Generale mentre Raffaele Langella, a cui il Presidente Orsini ha rivolto un sentito ringraziamento per il suo lavoro, rimarrà Consigliere Diplomatico.

Transizione 5.0, incontro Urso-Orsini

Il ministro Adolfo Urso ha ricevuto a Palazzo Piacentini il nuovo presidente di Confindustria, Emanuele Orsini. L’incontro si è focalizzato in particolar modo sul piano Transizione 5.0. Il  provvedimento che prevede risorse per un totale di circa 13 miliardi nel biennio 2024-2025 per investimenti in macchinari e software che abilitano la transizione energetica e per supportare l’adeguamento delle competenze. Il ministro ha rivolto una particolare attenzione alla platea di aziende che potranno beneficiarne, che si è ampliata anche ai settori maggiormente energivori dopo un lavoro tecnico messo in campo dal Mimit nelle ultime settimane. In questo contesto, sono stati anche condivisi i prossimi passi necessari a una rapida attuazione del Piano.

Sono stati analizzati ulteriori temi di politica industriale su cui il governo è impegnato, come quello del nucleare, dell’automotive e dell’approvvigionamento di materie prime critiche necessarie alla transizione green e digitale. Urso ha inoltre anticipato che “sono in dirittura d’arrivo i decreti delegati del nuovo Codice degli incentivi, così da raggiungere la piena efficienza degli interventi per le imprese, armonizzando le agevolazioni regionali e nazionali”.

Infine, il ministro si è soffermato sulla priorità che dovrà avere la prossima Commissione Ue, cioè “la sicurezza economica dell’Europa in materia di energia, materie prime e difesa, in un contesto globale in cui insistono sempre maggiori fattori di rischio”.

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