COMPETENZE E LAVORO

Digitale, per i giovani carriera manageriale più veloce. Ma non in Italia

Eppure puntare sui nuovi talenti è considerata la chiave di volta per trarre vantaggio competitivo e affrontare le sfide future. I risultati del report Huawei sull’impatto della digitalizzazione nei luoghi di lavoro in Europa, Stati Uniti e Cina

Pubblicato il 22 Set 2023

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Le aziende con un alto livello di digitalizzazione hanno costantemente lavoratori più giovani rispetto a quelle con livelli di digitalizzazione inferiori. Non solo: i dipendenti delle aziende altamente digitalizzate assumono anche ruoli manageriali in età più precoce rispetto alle altre aziende. Questo trend, tuttavia, non trova riscontro in soli due Paesi: la Grecia e l’Italia.

Lo afferma il report di Huawei “La digitalizzazione e il suo impatto sui luoghi di lavoro” che fornisce i risultati di un’indagine svolta su oltre 13.000 dipendenti in 7 Paesi in tutto il mondo (Cina, Francia, Germania, Grecia, Italia, Regno Unito e Stati Uniti). Si tratta del primo studio internazionale sulla digitalizzazione dei luoghi di lavoro basato sulle esperienze effettive dei dipendenti, anziché su un conteggio arbitrario della tecnologia.

Più opportunità di carriera nelle organizzazioni digital

L’indagine rivela che esiste un circolo virtuoso per le imprese altamente digitalizzate, in cui i manager giovani e con maggiori competenze digitali guidano la digitalizzazione. I dati implicano anche che “i laureati più ambiziosi dovrebbero scegliere le aziende più digitalizzate rispetto a quelle meno digitali se vogliono accelerare la loro carriera per diventare manager”. Questo potrebbe dare alle aziende digitalizzate un ulteriore vantaggio nella competizione per i migliori giovani talenti.

In Cina forte l’impatto della digitalizzazione del posto di lavoro

Dal report si evince inoltre che la digitalizzazione si sta chiaramente diffondendo in Cina, dove il ricorso medio agli strumenti digitali e, in particolare, a Internet da parte delle aziende cinesi è superiore del 7% rispetto a tutti gli altri sei Paesi esaminati. L’impatto della digitalizzazione del posto di lavoro in Cina è chiaramente visibile anche in base ai profili professionali presenti nelle aziende cinesi. Nelle aziende altamente digitalizzate, i lavoratori utilizzano una più ampia varietà di competenze con maggiore frequenza rispetto agli ambienti di lavoro meno digitalizzati. Inoltre, gli ambienti altamente digitalizzati sono spesso caratterizzati da un maggior grado di libertà nel prendere decisioni individuali sulle attività lavorative, il che è legato a una maggiore necessità di competenze individuali di problem solving.

Negli Usa giovani talenti alla guida della trasformazione

Modelli simili emergono in Europa e negli Stati Uniti, ma sono molto meno pronunciati. Per quanto riguarda gli Stati Uniti, l’indagine evidenzia un circolo virtuoso costituito da giovani talenti esperti di tecnologia digitale che colgono opportunità di carriera in aziende altamente digitalizzate e che poi spingono a utilizzare ulteriormente gli strumenti digitali all’interno di queste aziende.

Le competenze digitali figurano anche tra le competenze più importanti per la fascia di età compresa tra i 20 e i 25 anni negli Stati Uniti, ma non in Europa o in Cina. D’altra parte, gli Stati Uniti registrano una diminuzione molto più marcata delle competenze digitali rispetto a tutti gli altri Paesi.

Hci più avanzata nella sfera privata che in quella lavorativa

Intanto nuove forme di interazione uomo-macchina (Hci) stanno diventando sempre più possibili con la maturazione di touchscreen, modelli linguistici di grandi dimensioni e realtà aumentata/virtuale. Tuttavia, in Germania e nel Regno Unito, più della metà di tutta l’Hci avviene su tastiere rigide, anche nei luoghi di lavoro più digitalizzati. In tutti i Paesi intervistati, l’uso di interfacce avanzate e virtuali sul posto di lavoro è notevolmente in ritardo rispetto all’uso privato e gli intervistati prevedono che questo divario aumenterà nei prossimi cinque anni. Gli individui sono chiaramente più pronti ad abbracciare le nuove interfacce rispetto alle aziende in cui lavorano, in quanto tendono ad essere molto fiduciosi nella loro capacità di utilizzare interfacce tattili, vocali e gestuali, indipendentemente dal grado di digitalizzazione del loro posto di lavoro.

Negli ambienti digital interazioni più varie, libere e indipendenti

La digitalizzazione del luogo di lavoro, afferma infine il report, sembra avere un impatto anche sulla cultura manageriale dell’azienda. Gli intervistati delle aziende altamente digitalizzate attribuiscono ai loro manager una maggiore ponderatezza che, a sua volta, sembra migliorare l’accettazione dell’autorità e delle decisioni del management. Questi risultati sono in linea con le nostre intuizioni sui cambiamenti dei profili professionali. Una maggiore libertà decisionale individuale, una maggiore varietà di compiti e competenze richieste e una maggiore necessità di risolvere problemi individuali sono tutti fattori che caratterizzano le interazioni tra dipendenti e manager nei luoghi di lavoro altamente digitalizzati. Un alto livello di digitalizzazione del luogo di lavoro sembra inoltre stimolare lo scambio di conoscenze all’interno del luogo di lavoro di oltre il 20% rispetto alle aziende con un livello di digitalizzazione inferiore.

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