Ingegneri del settore energia, esperti di finanza e contabilità, analisti e sviluppatori software, e poi ancora infermieri e chef; sono queste le cinque figure professionali per le quali è prevista la maggior richiesta di manodopera da qui fino alla fine del 2016.
Conosciamole un po’ più nel dettaglio partendo dalla prima, quella dell’ingegnere energetico, figura professionale per la quale ci si prepara con uno specifico percorso universitario ad indirizzo ingegneristico di tre o cinque anni, un percorso che normalmente nasce all’interno del più generale corso di laurea in ingegneria meccanica per poi muoversi verso le tematiche dell’energia. Basta dunque la laurea per diventare un ingegnere energetico? In generale sì. Tuttavia pur essendo questa figura professionale molto richiesta, consigliamo di specializzarsi ulteriormente magari con un titolo di studi post universitario. Oggi esistono diverse opportunità, anche per coloro che magari stanno già svolgendo una stage e non possono frequentare: scegliendo università come la Niccolò Cusano si possono conseguire dei master universitari a Roma anche seguendo i corsi online da un’altra città, grazie all’innovativa modalità dell’e-learing, che consente di frequentare i corsi a distanza e di doversi presentare nella sede romana solo in occasione degli esami.
Per quanto riguarda invece il campo della finanza e della contabilità il percorso di studi tipico è quello che passa attraverso le facoltà di economia, con i corsi di laurea in economia e commercio o in economia aziendale e finanza. Anche in questo caso il percorso di studi può essere definito discrezionalmente da tre o da cinque anni, così come, anche per le professioni legate alla finanza ed alla contabilità, un master post laurea può sensibilmente contribuire a trovare un lavoro più velocemente e meglio remunerato, specie se tale master è stato seguito all’estero.
Per quanto concerne le professioni legate alla progettazione e produzione del software è possibile seguire diversi percorsi di studio. C’è chi si limita ad alcuni corsi di formazione, spesso organizzati a livello regionale, per i quali è sufficiente il possesso di un diploma di scuola secondaria superiore; in alternativa ci sono dei percorsi universitari “tipici” per la formazione di tali figure professionali, che sono quelli ingegneristici (ad indirizzo informatico ed elettronico) nonché il corso di laurea triennale o quinquennale in informatica o in matematica.
Arriviamo quindi ad un’altra figura lavorativa, quella dell’infermiere professionale, per la quale in Italia ormai da anni si assiste ad una richiesta da parte di ospedali, cliniche e privati che supera, quasi raddoppiandola, l’offerta disponibile sul mercato del lavoro; è una professione a cui ci si prepara unicamente seguendo il corso di laurea quinquennale (a numero chiuso) in scienze infermieristiche.
Veniamo infine all’ultima delle cinque professioni più richieste per questo 2016, quella dello chef (ed in generale di tutte quelle legate al mondo della ristorazione come camerieri, baristi e manager di sala). In linea teorica a tale professione ci si prepara attraverso gli studi di scuola secondaria superiore presso gli “Istituti Alberghieri”. Nella pratica però, quello che si è visto è che, più che il semplice “pezzo di carta” del diploma, a far la differenza sono l’esperienza sul campo, la passione e l’attenzione rispetto a quelle che sono le novità di un settore, quello del cibo, che da qualche anno a questa parte è sempre più sotto i riflettori e per questo è più attento al “miglioramento” ed al “rinnovamento” delle tecniche e dei prodotti proposti. Ecco dei consigli base per gli appassionati che vorrebbero iniziare una carriera nel settore.