Per la prima volta in 15 anni scattano gli aumenti di stipendio in casa del Garante Privacy. O, almeno, è quanto prevede l’articolo 10 della bozza del maxi decreto Draghi-Giovannini sulla ripartizione dei fondi Pnrr per le infrastrutture.
L’aumento – proposto dallo stesso Garante – riguarda tutti i componenti e la misura punta ad equiparare gli emolumenti a quelli dell’Agcom. In dettaglio, a partire da quest’anno – e quindi l’aumento sarebbe retroattivo a partire da gennaio 2021 – per i tre membri eletti del Parlamento, Agostino Ghiglia, Guido Scorza e Ginevra Cerrina Feroni è previsto un aumento del 50%. Il compenso annuale passerebbe dunque da 160mila a 240mila euro lordi (il tetto massimo per la PA) al pari di quello previsto per il Presidente Pasquale Stanzione. Scatti nell’ordine del 25% anche per i 131 dipendenti.