L'INDAGINE

Gli esperti in digitale fra i più pagati d’Italia. Ma le posizioni dirigenziali sono “penalizzate”

Secondo le rilevazioni di Job Pricing buste paga più pesanti per chi lavora nell’innovazione. La quota variabile risulta doppia rispetto a quella del mercato tradizionale. Determinante la dimensione dell’azienda

Pubblicato il 03 Mag 2021

lavoro-jobs-act-151104153323

Lavorare nel digitale conviene. Le digital company si posizionano al quinto posto in Italia per livello retributivo medio, con quadri e impiegati con uno stipendio lordo significativamento più alto rispetto alle medie dei settori tradizionali.

Emerge dall’analisi effettuata da Job Pricing – curata da Elisabetta Cattaneo – e presentata nel corso della seconda giornata degli Stati Generali “Nuovo” Mondo Lavoro, dedicata al ruolo dell’innovation manager a supporto dei cambiamenti aziendali. L’analisi è stata effettuata su 2.000 ruoli e 500.000 osservazioni retributive.

Digitale il mercato più competitivo

Stando allo studio il digitale si configura come un mercato molto competitivo, dove quadri e impiegati si spostano velocemente tra un’organizzazione e l’altra. “Il digitale – si legge nel report – ha fame di competenze che possano portare a innovazioni di business. E la leva della retribuzione è quella che spinge le persone a spostarsi”.

Ma come nei settori tradizionali anche nel digital i più penalizzati sembrano essere i dirigenti: questo perché le imprese sono ancora piccole realtà, startup, dove il dirigente stesso coincide spesso con il founder e decide volontariamente di spostare la propria retribuzione su aspetti di lungo periodo.

La “quota variabile” in busta paga

In busta paga la quota variabile risulta “un dato piuttosto rilevante” per quadri e impiegati digitali: è quasi il doppio rispetto a quello del mercato tradizionale. Questo perché le digital companies hanno sempre impostato le proprie politiche retributive sulla condivisione dei risultati aziendali.

Le famiglie professionali di competenza digitale sono meglio retribuite nelle digital companies che nelle aziende tradizionali, in particolare i ruoli Ict e Tech, veri “key people” dell’innovazione tecnologia.

Analizzando i ruoli manageriali, spiccano per retribuzione il Chief Technology Officer il cui Ral medio 2020 si aggira sui 122.759 euro, e il Chief Innovation Officer, che guida la trasformazione digitale nelle aziende tradizionali con Ral mediano 2020 di 103.973.

Quanto vale il vantaggio competitivo

Il gap tra i due si spiega con il maggiore vantaggio competitivo portato dal primo all’interno della propria realtà rispetto al secondo. A scendere, tra i ruoli più pagati, si posizionano gli UX/UI Manager e i Digital Product Manager.

In linea generale, in tutti i settori analizzati, il quinquennio 2015-2020 evidenzia trend abbastanza stabili, con tutte le categorie (dirigenti, quadri, impiegati e operai) che faticano a stare al passo con l’inflazione. I più penalizzati a livello retributivo appaiono essere i dirigenti, con un -1.2% e una Ral 2020 di 102.963 euro: il dato si spiega con una maggiore mobilità della categoria e più frequenti ricollocazioni in caso di crisi. Meglio tra tutti gli operai, con una Ral di 24.627 e un +2,9%: dato motivato dagli scatti assicurati dai meccanicismi dei contratti collettivi nazionali

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Iniziative
Analisi
Social
Video
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati