Iese Business School (Spagna), Duke Corporate Education (Usa) e IMD Business School (Svizzera) sono le scuole con i migliori programmi per la formazione executive “custom” nella classifica Financial Times Executive Education 2019; a seguirle un’italiana, SDA Bocconi. Nel ranking è presente anche un’altra scuola del nostro paese, la School of Management del Politecnico di Milano, all’80ma posizione.
Il Financial Times Executive Education si basa sui giudizi forniti dai partecipanti ai corsi per executive. La valutazione aggrega il punteggio fornito per una serie di parametri come i metodi di insegnamento, il raggiungimento degli obiettivi, le strutture che ospitano le classi, il follow-up, la presenza di clienti internazionali o scuole partner, la diversity e le new skills, un set di competenze hard e soft spesso legate alla trasformazione digitale. Il ranking si divide in due classifiche con 80 posizioni che valutano la qualità dei corsi custom (o su misura) e open market.
Nell’offerta formativa aumenta il ruolo dei corsi che uniscono le competenze di management e la propensione all’innovazione; crescono anche i moduli forniti in formato e-learning. “Abbiamo capito il ruolo dell’innovazione per essere sempre un passo avanti e formare leader che trasformano le organizzazioni”, ha detto Jean-Francois Manzoni, presidente di IMD. Anche Jonathan Levin, dean della Stanford Graduate School of Business, ha sottolineato la necessità per i programmi executive di tenere il ritmo della trasformazione tecnologica per manager sempre allineati con quello che succede nel mondo.
Il digital learning è uno degli elementi che contribuiscono al punteggio della School of Management del Polimi, hanno indicato Andrea Sianesi, dean di MIP Politecnico di Milano, e Alessandro Perego, direttore del Dipartimento di Ingegneria gestionale. “Permettere la fruizione a distanza dei corsi, secondo il modello dello smart learning, ha avvicinato chi aveva sempre rinunciato per la difficoltà a gestire il tempo. I nostri programmi executive sono allineati alle aspettative del mercato, sempre alla ricerca di elementi formativi che aprano la mente sulle nuove potenzialità date dall’evoluzione delle tecnologie e dei modelli di business“.
“Non sono molte le classifiche internazionali in cui le istituzioni italiane si collocano nelle prime posizioni al mondo, per cui siamo molto orgogliosi di rappresentare al meglio l’Italia e la Bocconi in un contesto sempre più competitivo in cui si confrontano le migliori business school”, evidenzia Giuseppe Soda, dean della Bocconi.
La top ten “custom” è completata da Essec Business School (quinta), Hec Paris, London Business School, Fundacao Dom Cabral, University of North Carolina Kenan-Flagler, e Edhec Business School. Le prime classificate nel ranking “open” sono invece IMD Business School, Stanford Graduate School of Business, University of Chicago Booth, University of Michigan Ross, Insead, Iese Business School, University of Oxford Said, ESMT Berlin, Columbia Business School, e University of Pennsylvania Wharton. Le due italiane figurano anche in questa sezione, con la SDA Bocconi in 23ma posizione e la School of Management del Polimi 79ma.
Il panorama dell’offerta formativa per i quadri aziendali, nonostante un predominio delle scuole di Usa e Ue, vede in misura crescente l’apporto di istituti di tutto il mondo sia nei programmi custom che in quelli open, dal Brasile (Fundacao Dom Cabral, Fundação Getúlio Vargas-Eaesp) alla Nigeria (Lagos Business School), dall’India (Indian Institute of Management Ahmedabad) al Perù (Esan), dalla Corea del Sud (Kaist College of Business, Yonsei University School of Business) alla Cina (Shanghai Jiao Tong University Antai).